Sbloccato il turnover nuove assunzioni per Palazzo Rosso

Massaro: «Tre nuovi dipendenti ogni quattro pensionamenti E nel 2018 ogni vigile urbano potrà essere sostituito»
Di Irene Aliprandi
Palazzo Rosso a Belluno
Palazzo Rosso a Belluno

BELLUNO. Via libera alle assunzioni in Comune. Si riaprono le porte ai lavoratori, dopo che il blocco del turnover ha impoverito per anni le capacità degli enti pubblici e, nell’ultimo anno, è diventato ancora più stringente, con un limite del 25% (cioè una assunzione ogni quattro pensionamenti) che ha fatto perdere, al solo Comune di Belluno, decine di persone. Ora la situazione è prossima a una soluzione, che aumenterà notevolmente la soglia delle assunzioni, sia tra il personale amministrativo e operativo che nell’ambito della polizia municipale.

A condurre la trattativa con il governo è stata l’Anci (Associazione dei Comuni) e ora i provvedimenti sono stati inseriti nel Decreto enti locali e nel Decreto sicurezza. A spiegarlo è il sindaco di Belluno, Jacopo Massaro, che ha partecipato al lavoro all’interno dell’Anci e proprio nei giorni scorsi è stato a Roma dove la trattativa si è conclusa.

«L’ultimo blocco del turnover al 25%», spiega Massaro, «è stato devastante. Da un lato abbiamo perso una grande quantità di dipendenti, dall’altro è aumentato esponenzialmente il numero di scartoffie con cui abbiamo a che fare».

Dalle norme anti corruzione, al nuovo sistema per ottenere finanziamenti nell’ambito del sociale, la burocrazia è cresciuta anziché diminuire: «In alcuni casi è giusto», osserva Massaro, «ma se il lavoro degli uffici raddoppia, è necessario aumentare il personale in servizio, non diminuirlo». Basti pensare che attualmente il Comune di Belluno ha 220 dipendenti, mentre in base all’ultima pianta organica dovrebbero essere 280.

«Il calo dei dipendenti ci ha spezzato le gambe, per questo abbiamo intrapreso una lunga trattativa con il governo con successo: nel decreto enti locali, infatti, è stato previsto lo sblocco parziale del turnover, che passa dal 25% al 75% per chi rispetta alcuni parametri».

Il quadro nazionale, infatti, non è omogeneo: alcuni Comuni più virtuosi hanno ridotto ai minimi termini i loro dipendenti, mentre altri godono ancora di un’abbondanza di personale. Il criterio trova soluzione in una tabella che mette in relazione il numero dei dipendenti con il numero degli abitanti. «Il principio che abbiamo proposto come Anci è finalmente giusto», prosegue il sindaco, «e permetterà anche di introdurre delle aliquote aggiuntive, portando lo sblocco al 100% per chi ha un deficit di personale più grave e rispetta tutti i parametri, o abbassandolo al 50% per chi non raggiunge le caratteristiche richieste ma rimane virtuoso».

L’aspetto più positivo è che non si dovrà aspettare per procedere alle assunzioni: «Il provvedimento vale già per quest’anno», aggiunge Massaro, «perché viene presa in considerazione la situazione del 2016, cosa che per noi è molto importante, visto che di solito il concorso si può fare l’anno dopo».

Il criterio per l’assunzione di nuovi vigili, inoltre, consente numeri ancora più rilevanti: «Il Decreto sicurezza introduce novità sulle competenze dei Comuni nell’ambito del controllo del territorio e nella prevenzione alla marginalità sociale. Questo significa che aumenterà l’attività della polizia municipale. Aumentare i vigili era dunque assolutamente necessario e, in questo ambito, siamo riusciti ad ottenere lo sblocco all’80% per il 2017 e al 100% al 2018». In sostanza, tutti gli agenti della polizia municipale che cesseranno l’attività verranno sostituiti.

Su altri due fronti, invece, la trattativa è ancora in corso: la semplificazione del processo di mobilità all’interno delle unioni dei Comuni (evitando così il bando nazionale) e lo sblocco dei contratti a tempo indeterminato: «Attualmente», spiega ancora Massaro, «la norma impone di considerare la spesa del 2009 come limite massimo, ma per alcuni Comuni questo rappresenta un problema notevole. Belluno, ad esempio, nel 2009 ha potuto fare solo 2 assunzioni a tempo determinato perché aveva sforato il patto di stabilità. Quest’anno abbiamo già impegnato quei due contratti con una sostituzione per maternità e una per malattia. Questo significa che non potremmo coprire altre assenze, rischiando di lasciare dei servizi scoperti. Il criterio che speriamo di veder riconosciuto ammette la necessità di contenere la spesa, ma assicurando l’operatività dei servizi essenziali».

A breve, dunque, il Comune procederà a fare nuove assunzioni: «Lo sblocco non è totale e quindi i dipendenti comunali continueranno a calare», osserva infine il sindaco, «ma almeno siamo riusciti a rallentare questo processo».

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