Scaduta la proroga, chiusa l’ovovia di Staunies

L’autorizzazione era finita a maggio e Cortina Cube aveva chiesto la proroga all’Ustif che però l’ha negata. La società si è rivolta al Tar. Penalizzati i rifugi

CORTINA. Staunies chiusa. È scritto in italiano, inglese e tedesco l’avviso di chiusura della cabinovia di Staunies “per problemi tecnico amministrativi”. Da oggi non si potrà salire in Cristallo con la storica ovovia. L’impianto era stato riaperto per la stagione estiva il 18 giugno scorso e da oggi è chiuso. Cortina Cube, la società che gestisce gli impianti del Faloria, Cristallo e Mietres è in attesa dell’esito del ricorso presentato al Tar del Veneto. Ieri è scaduta la validità dell’autorizzazione all’esercizio e da oggi l'impianto è fermo. «Il 30 maggio», spiega Enrico Ghezze, amministratore di Cortina Cube, «avevamo chiesto all’Ustif, l'ufficio speciale trasporti e impianti fissi, organo periferico del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti una proroga che scadeva appunto il 22 luglio. L’Ustif si è espresso nei giorni scorsi e ha negato la proroga, respingendo la nostra domanda. Così ci siamo rivolti al Tar, presentando una richiesta di sospensiva. E finché non arriverà la risposta non possiamo aprire l'impianto. Il disagio è enorme».

A rimetterci di più sono i gestori del rifugio Guido Lorenzi a cui si accede con la cabinovia e dopo lunghe ore di salite impervie a piedi. Il rifugio del Cai, che si torva a 2932 metri di quota, è gestito dalla famiglia di Alberto Larese. Con la cabinovia portavano in quota i rifornimenti per il rifugio oltre che i clienti. Se dovesse perdurare la serrata è probabile la chiusura anche del rifugio. Della serrata ne risentono anche gli appassionati di montagna. L’impianto porta in uno dei teatri della Grande Guerra e consente di raggiungere rapidamente alcune vie ferrate, la Ivano Dibona, la Marino Bianchi, la René De Pol, tra le più calcate in estate. La pista Staunies, che parte dai 3 mila metri di quota, è la più verticale e adrenalinica di tutto il comprensorio Dolomiti Super ski.

Attualmente si arrivava in cima a Forcella Staunies con la cabinovia che era stata realizzata in vista dei Giochi Olimpici invernali del 1956. Ora si è in attesa di una nuova proroga. Si tratterebbe della quinta proroga. L’ultima concessione quarantennale, del 1971, è scaduta nel 2011; da allora sono state richieste diverse proroghe che sono state concesse. Nel contempo la società Cortina Cube sta lavorando per cercare soluzioni alternative. Si cercano i finanziamenti per realizzare un telemix che andrebbe a sostituire la cabinovia, si tratta di un impianto innovativo dal costo di 7 milioni di euro.

«Battiamo due piste per farci cofinanziare l'impianto», chiosa Ghezze, «sia riproviamo a far inserire l’opera tra quelle finanziati tramite i Fondi per i Comuni confinanti, cosa che fino ad ora l’amministrazione comunale ci ha negato. Resta aperta anche la possibilità che sia finanziato tra le opere da realizzare in vista dei Mondiali 2021. Il primo obiettivo è comunque che ci lasciano una nuova proroga».

Argomenti:staunieschiude

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi