Scala in bici il passo Giau impennando con una sola ruota

 La nuova impresa di Simone Temperato, 36 anni, ciclista di Bassano, conosciuto come l'uomo delle sfide impossibili: è riuscito a percorrere 29 tornanti

PASSO GIAU. Si può scalare il Giau in bicicletta senza ruota, forcella e mani sul manubrio? Certo che sì. Lo ha dimostrato domenica Simone Temperato, 36 anni, ciclista di Bassano, che si diletta a salire con una sola ruota i passi dolomitici e alpini in sella alla sua bici. L’uomo dalle sfide impossibili (che hanno fatto il giro del mondo) si è dunque di nuovo superato, questa volta lungo i tornanti che salgono verso lo splendido passo Giau. Quella di domenica doveva in realtà essere una semplice prova, invece ne è venuta fuori un’altra mirabile impresa.

Il “magico Tempe” (così è soprannominato Simone Temperato) è partito con la sua mtb “monca”, cioè priva di ruota e forcella, da Selva di Cadore ed è riuscito a completare in 59’ la dura ascesa che porta al Giau, superando uno dopo l’altro i 29 tornanti. Al ciclista vicentino, però, non è bastato togliere ruota e forcella: ha voluto fare di più. Per rendere la prova ancora più difficile ed estrema ha tolto pure le mani dal manubrio per quasi tutto il tragitto sfidando così le leggi della fisica. Una prova, la sua, che va oltre l’immaginazione. D'altronde il suo motto è “L'impossibile non esiste ancora”. E quindi, dopo aver ottenuto il record del mondo dell'ora in impennata, dopo aver scalato il passo dello Stelvio e l'Alpe d'Huez in impennata con la bici da corsa, domenica ha concesso un nuovo grande spettacolo a quanti lo hanno incontrato lungo la strada.

Una performance, la sua, basata principalmente su equilibrio e concentrazione, doti queste che ha potuto sviluppare con anni di allenamento. «Sono molto soddisfatto», ha dichiarato Simone dopo aver concluso la salita, «quando sono partito da Selva ho deciso di togliere pure le mani dal manubrio per vedere fino a dove sarei potuto arrivare. Non potevo immaginare di poter fare tutto il tragitto in quelle condizioni, compresi i tornanti. Ci sono state delle situazioni dove sono stato costretto ad appoggiarle per non rischiare di cadere, ma solo per qualche brevissimo secondo». Insomma una domenica da record che è costata a Temperato un dispendio di energie non indifferente. «Non è stata una passeggiata», dice, «anzi, ho dovuto faticare molto per mantenere la bici in equilibrio; ogni pedalata è controllata e calcolata in base alla pendenza, alla contropendenza, al vento; insomma, un vero calvario».

Il Giau, però, non sarà sicuramente un punto di arrivo, ma solo una tappa di un tour che porterà Simone verso nuove avventure. L'atleta di Bassano sta infatti preparando una nuova sfida che farà fra qualche settimana sulle Dolomiti. «È un segreto», dice, «ma lascerò tutti a bocca aperta».

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