Scappa di casa ritrovata a Feltre

Notte di ansia per una 15enne sparita da Alano di Piave la ragazzina ha chiamato la madre ieri pomeriggio
Di Roberto Curto

ALANO DI PIAVE. È uscita di casa nella tarda serata di giovedì e ha trascorso la notte fuori gettando nel panico famigliari e parenti. L’epilogo ieri alle 15,15 quando è stata lei stessa a contattare la mamma con il telefono cellulare. Storia a lieto fine per la quindicenne M.O.V., rintracciata a Feltre dopo una nottaba in bianco – certamente per chi le vuole bene – e una giornata di febbrili ricerche che hanno impegnato i carabinieri di Feltre e pure gli amici. I militari della stazione di Quero, supportati dai colleghi della compagnia di Feltre hanno tenuto sotto costante controllo i tracciati lasciati dal telefono cellulare della ragazzina, incrociando i dati con le celle dei ripetitori che ne captavano il segnale.

La giovane età della ragazza, tra l’altro minorenne, ha fatto subito alzare il livello di allarme. Ieri mattina qualcuno aveva provveduto ad attaccare la foto della scomparsa fuori il buffet della stazione ferroviaria di Feltre tenuto conto che tra le ipotesi prese in esame c’era proprio quella che M.O.V. avesse utilizzato il treno. Uscita dalla sua abitazione nel comune di Alano di Piave, la quindicenne ha deciso di allontanarsi volontariamente dalla sua casa, facendo perdere le proprie tracce fino al pomeriggio. Se abbia fatto tutto da sola o sia stata aiutata da qualcuno, magari da amici, toccherà ora ai carabinieri verificarlo perché trattandosi di una minorenne l’allontanamento, ancorché volontario, richiede degli approfondimenti.

Se gli amici avevano attaccato la foto della ragazzina sui muri, i famigliari si erano attivati anche attraverso i social network, pubblicando a loro volta la fotografia con l’appello a segnalare ai carabinieri l’eventuale avvistamento. E i carabinieri di Feltre, non appena avvertiti della sua presenza nelle vicinanze del negozio Unieuro di Feltre l’hanno raggiunta assieme alla mamma, a sua volta partita subito dal Basso feltrino per raggiungere la figlia. La giovane è stata poi accompagnata alla stazione di Quero per spiegare i motivi del suo gesto, che ha avuto l’effetto di accendere i riflettori su di lei per alcune ore. Grande sollievo tra i famgliari e chi la conosce. L’abbraccio e i chiarimenti sono stati la chiosa a una giornata convulsa, ma conclusa con il sorriso.

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