Scappa in Marocco con l’amante: 9 mesi
FELTRE. Scappa in Marocco con l’amante. E lascia nel Feltrino moglie e due figlie, di cui una piccolissima. L’uomo è stato condannato a 9 mesi di reclusione, 400 euro di multa e il pagamento delle spese processuali dal giudice Domenico Riposati. Il quarantasettenne africano era imputato per violazione degli obblighi di assistenza familiare e risulta tutt’ora irreperibile. Non è riuscita a contattarlo, tanto meno a raggiungerlo neanche l’avvocato d’ufficio Patrizia Morettin, che aveva chiesto l’assoluzione o in subordine il minimo della pena, con la sospensione condizionale. È uno dei due processi che si sono potuti celebrare al Tribunale di Belluno, per via dello sciopero degli avvocati. Per il resto, una riga di rinvii anche di alcuni mesi.
I fatti risalgono al luglio del 2010, quando l’uomo lascia il tetto coniugale e torna in patria, abbandonando la moglie e le figlie. Già la famiglia non se la passa benissimo, perché lui non ha un lavoro fisso e questo improvviso addio provoca ulteriori guai. La donna si reca alla caserma dei carabinieri e sporge una prima denuncia (se ne riparlerà a dicembre) nei confronti del marito, che nel frattempo ha fatto perdere le proprie tracce. Si sa soltanto che ha un’altra donna, oltre ad altri figli, che vivono in Marocco con i nonni. Parla con un carabiniere donna, che ieri è stata brevemente sentita, essenzialmente per confermare il contenuto delle denuncia. Mentre non è stata proprio ascoltata una collega, che pure si era presentata a deporre, per l’accordo tra l’avvocato Morettin e il pubblico ministero Francecso Saverio Pavone.
I problemi maggiori sono nati, quando si è trattato di sentire la moglie abbandonata. Il suo italiano precario ha convinto Riposati a ricorrere all’elenco degli interpreti, nel quale scovare chi conosce l’arabo ed è in grado di tradurlo fedelmente. Ci sarebbe anche la figlia maggiore, ma esistono anche delle regole da rispettare e proprio non si può. In definitiva, si rinuncerà a farle raccontare l’accaduto. Basta il contenuto della denuncia, anche perché nel frattempo entra in aula la piccola e anche questo non è possibile.
Esaminata la situazione economica si scopre che negli ultimi tempi i due coniugi vivevano tutto l’anno con i 2.500 euro guadagnati da lui e i 1.900 portati a casa da lei. La fonte è l’Agenzia delle entrate. Il pm Pavone ha ripercorso brevemente la vicenda familiare, facendo notare che l’uomo se n’è andato chissà dove con l’amante, facendo perdere le proprie tracce. La sua richiesta è stata una condanna a 9 mesi di reclusione e 400 euro di multa, senza il beneficio della condizionale, che l’uomo si sarebbe già giocato in passato. Nella sua breve arringa, Morettin ha risposto con l’assoluzione o il minimo della pena, in ogni caso con la sospensione.
Il giudice Riposati si è chiuso in camera di consiglio per pochi minuti e ha accolto pienamente la tesi dell’accusa, condannando l’imputato anche al pagamento delle spese processuali.
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