Scarseggiano i soccorritori le ambulanze sono in forse

Rocca Pietore, l’Associazione volontari chiede aiuto agli imprenditori turistici «Permettete ai vostri dipendenti di staccarsi dal lavoro per gli interventi»

ROCCA PIETORE. Mancano volontari per coprire i turni durante la stagione turistica e l’associazione di Rocca Pietore chiede la collaborazione degli operatori turistici perché concedano dei permessi ai loro dipendenti - volontari.

L’apertura di piste ed impianti da sci è ormai alle porte ai piedi della Marmolada e con essa anche per l’Associazione volontari ambulanze e protezione civile cominceranno mesi di intenso lavoro per garantire il trasporto agli infortunati sulle piste. Un servizio che però potrebbe essere a rischio se non si troveranno al più presto nuove “forze”. L’associazione attualmente conta 59 volontari iscritti. Negli ultimi mesi se ne sono aggiunti 7, tutti giovani, che hanno appena concluso il corso base di formazione per essere abilitati al primo soccorso. Ma questo non basta ancora per riuscire a coprire tutti i turni, in particolare durante la stagione turistica.

Lo conferma la presidente del sodalizio Teresa Schena. «Nei mesi fuori stagione non ci sono problemi. Con questo organico sopperiamo abbastanza tranquillamente alle esigenze. Le criticità cominciano nei mesi invernali da dicembre a marzo e ad agosto, quando gran parte dei nostri volontari sono occupati nelle attività turistiche. Lo scorso mese di agosto abbiamo coperto i turni in 27 volontari, sempre li stessi, quando normalmente ce ne vorrebbero almeno il doppio. Va a finire che si chiamano sempre le stesse persone che devono magari sacrificare anche la loro giornata libera. E questo non è giusto».

Da qui la proposta della presidente. «Già da anni il Comune concede ai suoi dipendenti che sono anche nostri volontari di “staccarsi” dal lavoro in caso di bisogno per garantire l’uscita dell’ambulanza. Ecco, in pratica chiediamo agli operatori turistici, impianti a fune, alberghi, rifugi, di dare la stessa disponibilità. Ovviamente cercando di programmare la cosa per quanto possibile. In fine dei conti nei mesi di stagione noi lavoriamo, in maniera volontaria, prevalentemente per i turisti. Questo potrebbe essere un modo di dare un piccolo contributo. Anche questo si chiama fare turismo. Non si tratterebbe di un grande impegno perché mediamente le nostre uscite durano due ore».

Ma c’è anche un altro problema , per il quale la presidente avrebbe già la soluzione. «Spesso le nostre ambulanze devono uscire per infortuni lievi. Ciò si potrebbe evitare aprendo a Malga Ciapela un piccolo centro di primo intervento. Per questo chiederemo la disponibilità degli impianti a fune».

Proprio per discutere di questi problemi e proposte Comune e Croce Bianca hanno indetto un incontro con la popolazione che si terrà giovedì 20 novembre, alle 20, nella a Bosco Verde.

Lorenzo Soratroi

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