Scarseggiano medici di base e di continuità assistenziale

BELLUNO. Mancano medici di famiglia e medici deputati alla continuità assistenziale, vale a dire le cosiddette guardie mediche che subentrano nei festivi e dalle 20 alle 8 di ogni giorno. Nella...

BELLUNO. Mancano medici di famiglia e medici deputati alla continuità assistenziale, vale a dire le cosiddette guardie mediche che subentrano nei festivi e dalle 20 alle 8 di ogni giorno.

Nella relazione del primo semestre 2016 presentata dalla direzione generale dell’Usl 1 alla Regione, le zone carenti di medici di base sono praticamente tutte, anche se ad alcune si sta cercando di trovare una soluzione. Ma, contrariamente a quanto ci si aspetterebbe, a soffrire maggiormente sono le aree che comprendono Belluno, Limana, Ponte nelle Alpi e Sorverzene.

Nei comuni della parte alta della provincia dal Cadore al Comelico fino a una parte dell’Agordino, l’Usl sta cercando di coprire i deficit e sono già state messe in atto delle soluzioni, mentre restano in grave sofferenza le aree comprendenti i comuni di Agordo, Taibon, La Valle Agordina, Gosaldo, Voltago, Rivamonte, e quelli appunto che vanno da Belluno a Ponte fino a Soverzene. Anche per la continuità assistenziale le cose non vanno meglio: tre i medici che mancano all’appello. Come si capisce la situazione si fa su ogni ambito sempre più critica.

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