Scassinata l’auto in cortile, le telecamere vedono tutto
BELLUNO. Tre incappucciati in giardino. Nella notte tra venerdì e sabato, una banda di ladri ha scavalcato la rete di recinzione dell’abitazione di Mariano Moritsch, a Cavarzano, e scassinato la sua Bmw X3, portando via il sistema satellitare. I danni alla plancia nell’abitacolo ammontano a circa 10 mila euro e risulta che il dispositivo abbia un certo valore sul mercato nero: anche 500 euro. Ne spariscono diversi di questi apparecchi telematici montati sulle auto di fabbricazione tedesca, che tra le altre cose permettono di ritrovare il veicolo rubato nella stragrande maggioranza dei casi, di conseguenza di risparmiare in maniera sostanziosa sull’assicurazione.
Il colpo è durato una ventina di minuti in tutto, da mezzanotte e mezzo in poi ed è stato registrato dal sistema di videosorveglianza installato dopo un furto in casa di qualche tempo fa. Una delle telecamere era puntata proprio sopra l’auto e c’è tutta la telecronaca minuto per minuto. Il padrone di casa, che è anche il proprietario dell’hotel Astor di piazza dei Martiri, ha presentato una denuncia contro ignoti e la polizia ha già avviato le indagini. Ieri mattina, in via Pagani Cesa è arrivata anche la sezione scientifica, per verificare l’eventuale presenza di impronte digitali o altre tracce utili all’identificazione dei malviventi. Già acquisite le immagini. Nessuno si era accorto di niente e solo ieri mattina Mariano Moritsch si è reso conto di quello che era successo, al momento di uscire di casa.
I filmati hanno chiarito molto, ma purtroppo non tutto: «Si vedono tre persone che scavalcano la rete e penetrano nel cortile, in cui sono parcheggiate le auto», racconta il capofamiglia, «indossavano felpe e cappellini, pertanto non si vedono in faccia e non sono riconoscibili. Hanno usato un telecomando tarato sulla stessa frequenza del mio, per aprire la macchina e, una volta all’interno, si sono impegnati per sradicare il satellitare».
Non sono stati segnalati altri episodi nella zona, per cui è molto probabile che i ladri sapessero dove e come colpire e l’abbiano fatto in maniera mirata: «Ho la mia idea. Mi viene da pensare che si tratti di un furto su commissione. Ne ho parlato con il concessionario e, a quanto si sa, ci sono stati diversi eventi di questo genere in giro per l’Italia. I satellitari rubati finiscono molto spesso all’estero su un mercato parallelo e illegale, dove vengono venduti a un prezzo abbastanza alto. Nessun altro si è lamentato di furti, anche se i tre dovrebbero aver girato per qualche minuto lungo la via. Era abbastanza presto e credo abbiano rischiato di essere intercettati da qualcuno che magari era uscito a cena e stava rientrando».
Non è la prima volta che i Moritsch subiscono un furto. «Negli ultimi cinque anni, è la seconda, meno male che i danni sono stati solo materiali e noi tutti stiamo bene. Certo, c’è di che essere preoccupati».
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