Scelte strategiche legate al parere vincolante dei sindaci
FELTRE. La governance dei sindaci che esprime parere obbligatorio e vincolante nelle scelte strategiche dell'Usl unica, è la richiesta che arriva dal Bellunese alla Regione, nell'ultimo emendamento presentato. Una richiesta a ristoro della soppressione dell'Usl di Feltre e delle paventate conseguenze che ne potrebbero derivare, soprattutto se a decidere le sorti della montagna saranno persone che «nulla sanno del vivere in montagna». E adesso che scade il termine dei tre anni rispetto al piano sociosanitario 2013, i sindaci del comitato di distretto (Feltre e Belluno), dovranno essere tenuti in considerazione, e non solo a livello consultivo, nella conferma (o meno) delle nuove schede di dotazione sanitaria, in sostanza di quali reparti tenere o accorpare, di quali e quanti dipartimenti o servizi sul territorio.
Queste le premesse sulle quali i consiglieri del gruppo di maggioranza del comune di Feltre, ieri, hanno annunciato questo ultimo emendamento, sottoscritto dai sindaci di Feltre e Belluno, che sarà presentato dal consigliere Sinigaglia in regione per la discussione a palazzo Ferro Fini. «Questo documento è trasmesso a tutti i capigruppo del consiglio di Feltre affinché ciascuno di essi interceda con i rispettivi rappresentanti politici in regione», ha premesso il consigliere del gruppo maggioritario, Alessandro Del Bianco. «È fondamentale che si garantisca un minimo di autonomia in più all'azienda soppressa».
«Questo è un documento che esprime la coesione del territorio provinciale e che fa esplicito riferimento alla specificità della montagna sancito nello statuto regionale», ha rimarcato Manuel Sacchet. «Bastano dai 21 ai 25 voti favorevoli per approvare l'emendamento». «È questa è l'ultima chance per la parziale autonomia del distretto», ha sottolineato Cesare Campigotto, mentre Ivan Dalla Marta che ha sottolineato la percorribilità del “piano B”.,È spettato a Marcello Malacarne illustrare i contenuti di questo ultimo emendamento, premettendo che «non si è mai trattato di una battaglia per la difesa di una Usl unica, ma di una difesa della sanità di montagna. Per questo bisogna mettere dei paletti ed è importante poter testare la coerenza di tutti su una questione comunitaria»: all'interno dell'azienda Usl 1 Dolomiti, si evidenzia nel documento, per il carattere extra-regionale del polo ospedaliero feltrino, il Comitato dei sindaci del distretto di Feltre può attivare, sulla base di un accordo di programma, un tavolo inter-istituzionale di consultazione permanente con le confinanti Comunità di Valle (Primiero e Vanoi), oltre a approvare il bilancio sociale, esprimere parere obbligatorio sulle schede sanitarie e decidere la collocazione delle strutture intermedie, tipo ospedale di comunità, sul territorio. (l.m.)
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