Schianti, apre la seconda asta a Livinallongo
Aperta la seconda asta pubblica per vendere altri cinque lotti di piante schiantate da Vaia, il devastante evento atmosferico di fine ottobre 2018 che ha colpito il patrimonio forestale di Livinallongo. Su una superficie di circa 96 ettari nelle località di Davedino - Roncat - Aghei, Cherz - Contrin, Pian de la Lasta, La Baita e Bosch de Molin saranno rimossi altri 15.000 metri cubi di legname.. Questo intervento va ad aggiungersi alla precedente vendita già in fase di lavorazione che prevede la rimozione di 22.000 mc di legname schiantato a terra e un incasso di 466 mila euro. I lavori di bonifica sono in corso, con ottimi risultati.
Un’altra asta appetibile agli operatori del settore e quindi si prevede un esito positivo, il che in termini economici significherebbe per le casse del Comune entrate per 122 mila euro. Alcuni di questi lotti prevedono la vendita a corpo.
«Pur se non trascurabile l’aspetto economico, è tuttavia di fondamentale importanza per questa amministrazione rispondere con i fatti a quanto la comunità fodoma chiede, ovvero vedere al più presto ripristinato il suo territorio», afferma il sindaco Leandro Grones. «Tra il territorio e gli abitanti di Livinallongo vi è infatti un legame indissolubile. Vedere l’ambiente in cui vivono tanto lacerato, non può non incidere sul loro stato d’animo».
La pulizia in corso nei boschi schiantati dimostra che il paese può presentarsi ai villeggianti estivi in condizioni più che accettabili. L’amministrazione ha avuto modo di complimentarsi con le imprese al lavoro per la professionalità con cui operano, senza aggiungere danni a quelli già patiti a fine ottobre, semmai riducendoli.
È pur vero che ancora non si è entrati nelle zone più difficili. «Pur se è innegabile che la vocazione turistica del nostro comune richiede un territorio curato, resta tuttavia urgente intervenire in primis per restituire sicurezza e qualità di vita a chi ha scelto di lavorare, mettere su famiglia e investire le proprie energie e risorse in tiera fodom», conclude il sindaco. —
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