Schianto a Levego, la famiglia dona cornee e tessuti di Elia
BELLUNO. Qualcuno vedrà con gli occhi di Elia. Donate le cornee e anche i tessuti di Elia Fiabane, il 21enne morto nell’incidente stradale di giovedì pomeriggio, sulla strada provinciale 1 della Sinistra Piave, all’altezza di Levego. Ieri mattina c’è stata l’ispezione cadaverica disposta dalla procura della Repubblica, dopo di che è arrivato il via libera ai funerali, che dovrebbero essere fissati per lunedì. Papà Alberto e mamma Giorgia stanno pensando al Duomo, perché la chiesa della parrocchia di San Giovanni Bosco rischia di non essere sufficiente a contenere tutti gli amici di un ragazzo molto conosciuto e amato. Ragazzo che ha perso la vita per le conseguenze del grave politrauma sofferto prima nello schianto contro la parte anteriore della Fiat Punto e poi sulle piante del giardino di una casa privata, tra le vie Meassa e Miari. I soccorritori hanno tentato in tutte le maniere di salvargli la vita, praticandogli il massaggio cardiaco per almeno una mezz’ora, ma non c’è stato niente da fare e il medico legale non ha potuto che constatarne il decesso. A quel punto, è stato informato il magistrato di turno, per la rimozione della salma.
Elia Fiabane aveva 21 anni e si era diplomato all’Iti Segato. Da qualche tempo, lavorava alla Dixell di Pieve d’Alpago, un’azienda della zona industriale di Paludi, che si occupa di apparecchiature elettriche civili e industriali. Aveva messo via un po’ di risparmi e si era comprato quella Yamaha di colore grigio, che stava cavalcando anche l’altro ieri. In una famiglia già purtroppo segnata da altri lutti sulla strada, non tutti erano d’accordo sull’acquisto, ma alla fine aveva prevalso la sua passione per quelle due ruote, che l’avevano portato anche a passare qualche giorno di vacanza in Toscana. Le altre passioni erano i viaggi e, naturalmente, gli amici. Nelle foto sul profilo Facebook, lo si vede spesso in compagnia e sempre con il sorriso di una persona serena.
I genitori sono anche passati per la Sinistra Piave pochi minuti dopo, perché avevano intenzione di trascorrere qualche giorno al mare e, quando sono stati deviati dalla polizia locale, non sapevano ancora di quello che era successo. Non sarà facile rintracciarli da parte della polstrada, per informarli della tragedia. La sorella Claudia ne è venuta a conoscenza a Bolzano, dove studia all’università e gioca a pallavolo nel Neruda di B1.
Moltissimi i messaggi di cordoglio da parte dei colleghi di lavoro e anche dal presidente della società sportiva altoatesina Rudy Favretto, che ha dedicato alla propria giocatrice un lungo messaggio di affetto e vicinanza.
Non appena saranno terminate le operazioni di espianto di cornee e tessuti, sarà possibile fissare con precisione data e orario dei funerali.
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