Schianto sull’argine: muore sedicenne

LENTIAI. Il tremendo impatto contro un manufatto di cemento e il volo, assieme alla sua moto, sulla rete di recinzione del campo sportivo di Lentiai. Uno schianto risultato fatale al 16enne Massimo Cesa, di Bardies di Mel, deceduto durante il trasporto al pronto soccorso di Feltre a seguito dei gravissimi traumi riportati nella caduta.
La tragedia si è consumata poco dopo le 18.30 di ieri, in via degli Impianti sportivi a Lentiai, sotto gli occhi impotenti del cugino (che in sella alla sua motocicletta lo seguiva a una ventina di metri di distanza) e quelli increduli di giocatori e allenatore di una squadra amatoriale di calcio del posto, che in quel momento si stava allenando sul campo comunale.
Massimo Cesa, che in sella alla sua Husaberg 125 da cross si stava dirigendo verso la provinciale 1 della Sinsitra Piave, aveva appena imboccato la stradina sterrata che corre fiancheggiando da una parte il campo sportivo e dall’altra il torrente Rimonta, quando ha deciso di avventurarsi sull’argine alla sua destra seguito a poca distanza dal cugino (C.S., coetaneo). Il giovane centauro è riuscito a percorrere solo una quarantina di metri quando, forse tradito dalla vegetazione che non rendeva ben distinguibile l’ostacolo, ha impattato violentemente contro un grosso ancoraggio di cemento dell’argine (un caposaldo di circa 4 metri di larghezza per per 2 di larghezza). Nell’urto il casco è volato via, mentre il giovane è stata catapultato per diversi metri, con la sua moto, giù dall’argine, impattando violentemente contro la rete di recinzione del campo sportivo e contro il duro fondo sterrato.
Il primo a dare l’allarme, comprendendo subito la gravità dell’accaduto, è stato l’allenatore della squadra amatoriale di calcio, che aveva assistito alla scena. Inutili i disperati tentativi di soccorso da parte del cugino, che non ha potuto far altro che attendere l’arrivo dell’ambulanza medicalizzata di Feltre. Nonostante il tempestivo intervento dei sanitari del 118, le condizioni del 16enne sono subito apparse disperate e, nonostante i ripetuti tentativi di rianimarlo operati dal personale dell’ambulanza, Massimo Cesa è spirato durante il trasporto in ospedale, a seguito del gravissimo politrauma conseguente alla caduta.
Scene strazianti al pronto soccorso feltrino, dove i primi ad accorrere sono stati la madre, il fratello e lo zio del giovane. Nel giro di pochi minuti la notizia ha fatto il giro del web, con il profilo facebook del giovane che è stato immediatamente invaso dai commossi e affettuosi messaggi di cordoglio di amici, compagni di scuola e di classe.
La salma del 16enne è stata quindi traslata nella cella mortuaria dell’ospedale Santa Maria del Prato e messa a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Massimo Cesa, che risiedeva a Bardies di Mel, era descritto da tutti come un ragazzo sereno, amante della vita e delle amicizie, con una grande passione per le moto da cross.
Frequentava il terzo anno dell’indirizzo forestale dell’istituto agrario “Antonio Della Lucia” di Vellai. Nello stesso tempo stava svolgendo anche uno stage in un’azienda forestale.
A giugno avrebbe dovuto sostenere gli esami per la conclusione del corso triennale.
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