Schianto tra due motociclisti uno è in gravi condizioni

AURONZO. Due motociclisti a terra, uno è in gravi condizioni all’ospedale Ca’ Foncello. I carabinieri stanno ricostruendo la dinamica dello schianto di ieri mattina, alle 10.24, sulla strada regionale 48 delle Dolomiti, in località Federavecchia.

Di sicuro procedevano nello stesso senso di marcia, tra Misurina e Auronzo. All’altezza dell’albergo Cristallo sono entrati in collisione, non si sa ancora di preciso per quale motivo, e ad avere la peggio è stato A.L., un 42enne di Noventa Padovana, che stava viaggiando in sella a una Honda Cbs. L’uomo è stato soccorso dal personale dell’ambulanza del 118, ma in un secondo momento è stato necessario imbarellarlo e trasportato con l’elicottero all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso.

La prima diagnosi parlava di frattura scomposta di tibia e perone e amputazione subtotale del terzo distale. A quanto si sa non è stato necessario provvedere all’amputazione, ma il quadro clinico rimane molto serio e la prognosi sarà almeno di sessanta giorni, salvo complicazioni.

L’altro motociclista è il tedesco G.S., classe 1957, che era alla guida di una Bmw Gs da 1200 di cilindrata. Nella rovinosa caduta, l’uomo ha riportato la frattura della clavicola e alcune fratture alle costole.

Il paziente è stato soccorso sul posto e trasportato con l’ambulanza all’ospedale San Martino di Belluno, dove dopo tutta una serie di esami preliminari, è stato ricoverato nel reparto di Pneumologia e viene adeguatamente monitorato.

Sul posto, i militari del Cadore per i rilievi di legge e i vigili del fuoco del distaccamento di Santo Stefano, che hanno provveduto a rendere il prima possibile percorribile la strada, rimuovendo i motoveicoli e gli immancabili detriti sparsi sull’asfalto. Non ci sono stati particolari disagi al traffico, pur trattandosi di un sabato mattina di buona affluenza di turisti.

Quello che bisognerà capire, grazie anche alle testimonianze dei due centauri, è la causa del sinistro, tenuto conto che il senso di marcia era lo stesso. Tra le ipotesi la velocità elevata e la mancata osservanza della distanza di sicurezza. —

Gigi Sosso

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