Schianto tra moto, tre morti a Quero
Il terribile incidente nella tarda serata all’altezza del cartello che indica Carpen
La scena della tragedia a Carpen
QUERO. Tre corpi stesi sull’asfalto, coperti da lenzuola insanguinate. Tre giovani vite spezzate in un solo secondo giacciono a distanza di pochi metri l’una dall’altra, un’altra lotta per sopravvivere in ospedale. E’ tragico il bilancio di un terribile schianto tra moto. La giornata di ieri era segnata con un circoletto rosso per la viabilità, ma tutto era filato via liscio. Almeno fino alle 21.30.
Altre tre vite sono rimaste sull’asfalto della strada maledetta, dopo lo schianto fra due motociclette proprio al confine tra Feltre e Quero, là dove un cartello segnala l’inizio della frazione di Carpen.
Difficile capire cosa sia realmente accaduto. La cosa certa è che i due mezzi coinvolti nell’incidente (una motocicletta Honda che procedeva da Feltre verso Quero e uno scooter di grossa cilindrata che viaggiava invece in direzione opposta) si sono scontrati a ridosso della mezzeria della carreggiata. Uno schianto terribile, causato probabilmente dall’alta velocità di almeno uno dei due motocicli.
La situazione è apparsa subito disperata. I corpi di due giovani fratelli di Valdobbiadene, Arianna e Michele Varago, 18 e 19 anni, e quello del centauro originario di Vicenza ma residente a Mugnai di Feltre, Ferdinando Bortolas, 43 anni, sono stesi sull’asfalto, privi di vita. Poco più in là un 46 enne di Lamon, F.F., che si lamenta per il dolore e per lo shock.
La strada viene chiusa al traffico, sul posto arrivavano in poco tempo le ambulanze del pronto soccorso di Feltre e una volante della Polstrada di Feltre. Anche loro si trovano di fronte a una scena terribile. Il ferito viene caricato su una lettiga e portato al pronto soccorso di Feltre dove viene sottoposto agli accertamenti del caso: trasportato in rianimazione, le sue condizioni sono gravissime.
Sul luogo dell’incidente nel frattempo proseguono gli accertamenti da parte degli agenti della Polizia Stradale. A pochi passi dai mezzi coinvolti nello scontro, due Vespe sono appoggiate al muro che delimita la strada. I due proprietari (due giovanissimi), hanno visto tutto e raccontano, si disperano. Poi la polizia stradale li sottopone alla prova dell’etilometro e successivamente dispone che siano accompagnati al pronto soccorso. Sembra che non abbiano avuto alcuna parte nell’incidente, se non - appunto - quella di testimoni.
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