Schiara, i sentieri saranno sistemati
BELLUNO. Ci sono sentieri che hanno fatto la storia dell’alpinismo. Quelli che si trovano sulla Schiara verranno valorizzati, giungendo a creare un itinerario che ha come tema la storia alpinistica di questo gruppo montuoso. La giunta della Comunità montana Bellunese presieduta da Orlando Dal Farra ha approvato l’intervento, e garantirà i seimila euro di contributo al Cai, sezione di Belluno, che ha già effettuato i lavori per la sistemazione dei sentieri e delle ferrate. Manca solo il posizionamento di due nuove bacheche, una al rifugio 7° alpini, l’altra in località Case Bortot, sulle quali verranno illustrate le peculiarità e le caratteristiche del percorso.
«Si tratta di un progetto promosso dalla Regione per i sentieri di eccellenza nell’ambito Unesco», spiega Alessandro Farinazzo, presidente della sezione bellunese del Club alpino italiano. Coinvolta nel progetto c’è anche la Cm Valbelluna, che garantirà il completamento dell’intervento sulla Schiara collegando i sentieri sul versante nord con quelli del versante bellunese. «Così si creerà un unico itinerario», precisa Farinazzo. Il Cai ha già provveduto a sistemare sentieri e ferrate, e in particolare ha lavorato sul n. 501, che da Case Bortot sale al rifugio VII Alpini, per proseguire poi sul gruppo montuoso dello Schiara con le vie ferrate n. 503, 514, 504 e Berti e per collegarsi con il sentiero Cai n. 503, che raggiunge il rifugio Bianchet, nel territorio della Comunità Montana Val Belluna.
Le due bacheche verranno posizionate «entro ottobre», assicura Farinazzo, che crede fermamente nelle potenzialità turistiche delle montagne bellunesi: «E questo è il nostro futuro», dichiara il presidente della sezione bellunese del Cai. «Dobbiamo puntare sul turismo. In questo ci farà da traino il marchio Unesco, ma ci vuole, pazienza. E sull’albergo diffuso, perché in montagna non si possono costruire nuovi hotel, bisogna puntare su queste strutture».
Alessia Forzin
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