Schiocchet: «D’Incà aveva un potenziale clamoroso»

LONGARONE. Viva la sincerità. Al di là di scaramanzie varie e l’umiltà del caso, il difensore di quel Longarone Michele Schiocchet non ha dubbi quando ripensa alla squadra pigliatutto di cui ha fatto parte.
«Eravamo più forti dei nostri avversari, anche dell’Ormelle che provò ad insidiare la nostra cavalcata fino all’ultima. Se giocavamo come ognuno di noi era in grado di fare pochi potevano fermarci. In più si trattava di un gruppo nel quale l’amicizia la faceva da padrone».
Impossibile dunque non riconoscere meriti pure a mister Aldo Borsato.
«Che adesso è un mio amico (curiosità: Schiocchet e Borsato fecero parte del gruppo di persone che rilanciò il sito Calciobellunese, una volta venuto a mancare Danilo De Giuliani, ndr.) . Allora, in particolare, fu veramente incredibile la nostra preparazione fisica. Arrivammo fino all’ultimo impegno dell’anno, ossia la finale del Trofeo Regionale, in maniera perfetta. Faceva tutto lui, non esistevano le varie figure di preparatori presenti ora nei vari staff tecnici. Sinceramente non ricordo assolutamente uno stiramento o qualcosa di simile».
Proprio Borsato si rese protagonista di un rimprovero che tutt’ora fa sorridere Schiocchet.
«Penso fossimo più o meno verso metà girone di ritorno, e il mister prende da parte il sottoscritto e Bepi Vedana. Il motivo? Da difensori, non potevamo avere solo due ammonizioni a testa. Ma d’altronde, avevamo una squadra talmente forte che non dovevamo mai rischiare più di tanto nel corso dei novanta minuti».
Ma chissà come visse lo spogliatoio la presenza del brasiliano Pintinho, in un calcio e una categoria dove avere professionisti non era di certo la consuetudine.
«Un bravo ragazzo. Lui tra l’altro era in Italia da un po’e comunque non era il classico giocatore tutto tocchi di classe e basta. Anzi, giocava in maniera essenziale, pur essendo tecnicamente molto bravo, e se c’era da mettere il piede non si tirava indietro».
A proposito di tecnica, che giocatore Daniele D’Incà.
«Il più forte in assoluto della squadra, aveva un potenziale clamoroso. Non a caso ebbe pure la possibilità di sbarcare nei professionisti».
Insomma, non poteva che finire bene quel campionato.
«Durante la festa promozione ricordo persone sedute sui finestrini della macchina… Di sicuro andammo a dormire parecchio tardi». (dapo)
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