Schiucaz, emergenza senza fine: case allagate e fango in paese
Quattro case allagate, strade e prati invasi dal fango. Altra giornata di passione a Schiucaz, che è ben lontana da quella normalità che gli abitanti attendono di raggiungere dopo essere stati evacuati dalle loro abitazioni per la frana che incombeva sul paese. Il temporale, violento, che si è abbattuto sull’Alpago e in tutta la Valbelluna martedì sera, ha lasciato segni pesanti nel borgo: quattro case sono state allagate, la piazzetta si è riempita di melma così come le strade.
I tombini si sono ostruiti in pochi minuti, ed è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco (sono arrivati i volontari di Pieve) per risolvere la situazione. Nel frattempo gli abitanti liberavano le case dall’acqua. Quella più danneggiata appartiene ad una famiglia di Milano, che era arrivata a Schiucaz proprio martedì per un periodo di villeggiatura. «L’acqua e il fango stavolta sono scesi dalla frana verso il Todesco», spiega il sindaco, Umberto Soccal. «Una parte è stata raccolta dalle strutture predisposte, ma la quantità di pioggia caduta è stata veramente enorme e l’acqua è traboccata, arrivando in paese». Erano circa le 22.30.
I vigili del fuoco hanno subito liberato i tombini e aiutato le famiglie a liberare le case dall’acqua. C’era anche il sindaco a Schiucaz. «Questa mattina (ieri per chi legge, ndr) ho mandato una squadra di operai del Comune a pulire la piazzetta e le strade», continua Soccal, «e nel pomeriggio alcuni volontari della Protezione civile dell’Ana hanno aiutato gli abitanti a pulire case e scantinati che si erano allagati. Veneto strade è intervenuta creando una deviazione al corso delle acque meteoriche con alcuni sacchi di sabbia, aprendo un varco verso il Todesco, ed è anche stato pulito il canale che un tempo alimentava il mulino. Ha fatto il suo lavoro, raccogliendo gran parte dell’acqua, ma si è riempito di materiale e rischiava di tapparsi. Siamo e saremo sempre in bilico, fino a quando non si laverà il fronte della frana».
Gli abitanti però segnalano che il problema è il materiale scavato e sceso dalla frana nelle scorse settimane, e che è ancora presente sulla strada, trattenuto dai muri di contenimento. «Fino a quando non sarà rimosso, il fango continuerà ad arrivare in paese», dicono, stanchi di una situazione che rischia di trascinarsi per mesi, fino a quando Veneto strade non farà i lavori definitivi a Schiucaz.
La società ha assicurato al sindaco che a settembre sarà pronto il progetto preliminare: «Siamo già abbondantemente sopra il milione di euro di costo», conclude Soccal. I lavori dovrebbero iniziare il prossimo anno. —
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