Schlecker cambia e diventa Dayli con nuovi servizi

BELLUNO. Schlecker lascia il posto a Dayli. Da lunedì tutti i negozi del gruppo tedesco, fallito qualche mese fa, cambieranno nome. Il passaggio segna l'inizio di un nuovo corso per la catena di negozi di vicinato presente in Italia dal 2000. Sono tante le novità, e non ci si limita solo al nome che comparirà sulle vetrine (dove già sono state incollate le vetrofanie che indicano la fase di transizione che si sta vivendo). L'idea è di trasformare i punti vendita in centri di servizio, ampliando l'offerta commerciale e aggiungendo servizi come la lavanderia o la possibilità di ordinare elettrodomestici attraverso un dispositivo touch screen. «Stiamo valutando se i negozi presenti in provincia di Belluno hanno gli spazi adeguati per lanciare queste novità», spiega l'amministratore delegato per l'Italia Lino Anziutti. Che annuncia anche la volontà di aprire due nuovi punti vendita tra le Dolomiti: «Uno in centro a Belluno, l'altro in Cadore». Una buona nuova, in tempi di crisi come quelli che sta attraversando l'Europa. Al momento sono undici i negozi bellunesi pronti a diventare Dayli: si trovano ad Auronzo, Calalzo, Bribano, Feltre, Ponte nelle Alpi, Santa Giustina, Santo Stefano di Cadore, Valle di Cadore e tre sono a Belluno. In tutto occupano circa quaranta dipendenti, in maggioranza donne. Lavoratrici che se la sono vista piuttosto brutta quest'estate, quando il fallimento della casa madre tedesca del gruppo Schlecker ha rischiato di generare un effetto domino con chiusura di tutti i punti di vendita. L'acquisto da parte del fondo di investimenti austriaco Tap 09 di tutti i negozi della catena presenti in Italia, Austria, Polonia, Lussemburgo e Belgio segna però un nuovo inizio per i 288 negozi italiani e i 1290 dipendenti (in Veneto si parla di 115 negozi e 345 lavoratori). «Con il passaggio a Daily faremo diverse iniziative di “benvenuto”», continua Anziutti. Ad esempio sconti del 50% su 50 articoli nel fine settimana dal 22 al 24 novembre, e, a gennaio, un concorso a premi. Per quanto riguarda le novità, come detto, si punta a trasformare i negozi da drogherie a centri di servizio: «Dayli continuerà ad offrire prodotti per l'igiene della persona, della casa e alimenti per animali», prosegue l'amministratore delegato, «ma amplieremo l'offerta con un reparto di fresco alimentare, con salumi monoporzione e surgelati, e anche un reparto pane, dove ci saranno gli spazi per farlo». Si valuta anche la possibilità di ordinare piccoli elettrodomestici, fare fotocopie e fax, usufruire del servizio lavanderia, o in loco o appoggiandosi a terzi (come accade adesso per lo sviluppo dei rullini fotografici, che vengono lasciati nei negozi e ritirati a stampe effettuate da un fotografo). «Vogliamo creare dei mini centri commerciali nei negozi di vicinato», conclude Anziutti, «anche aprendo nuove attività. Per il 2013 abbiamo in programma 50 nuove aperture, tutte con il nuovo format». Due di queste sono nel Bellunese. (a.f.)
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