Scienza e cibo, il tema piace
Promosse le tracce, in pochi scelgono Warhol e Ungaretti

Francesca, Valentina, Elisa, Elisabetta, Francesca (classico)
FELTRE.
Tutti soddisfatti, con rare eccezioni. Le tracce della prima prova d'italiano sono piaciute ai maturandi feltrini. Il tema più gettonato è stato sicuramente il saggio socio-economico, sul rapporto tra scienza e alimentazione, che ha fatto il pieno di consensi fra gli studenti del Colotti, del Geometri e dell'Itis. Allo scientifico molti hanno scelto anche il saggio artistico-letterario sul rapporto tra amore, odio e passione, al classico gli studenti si sono divisi tra Ungaretti e la traccia artistico-letteraria. Snobbati dalla maggioranza il saggio storico e la traccia sul rapporto tra destra e sinistra. All'uscita dalla prima prova, gli studenti si lasciano andare a sorrisi soddisfatti e commenti positivi. Poco importa se le tracce tanto attese su Risorgimento, Fukushima e la guerra libica non siano arrivate, quelle che ci sono accontentano più o meno tutti. Anzi, forse anche più di quelle annunciate. «Le tracce ipotizzate erano banali e scontate», dice Tamara Mancini dello scientifico. «I temi erano più originali di quelli profetizzati su internet», le fanno eco Francesca Sommariva del Classico, Samuele Barp dello scientifico e Michela, Sabrina, Elisa e Silvia del Colotti. Contrario invece Devid Colmanet, che avrebbe preferito una traccia sulla Libia e che giudica le scelte del ministero «temi da liceo», e penalizzanti per gli istituti professionali. Insoddisfatti anche Stefano e Lorenzo Cassol, che avrebbero preferito una traccia sul nucleare, ed Elia Dalla Pozza (scientifico) che dice: «Avrei preferito una traccia su Fukushima». Certo, il nucleare era presente indirettamente nella traccia tecnico-scientifica su Fermi, ma come spiega Herman Zugliani (Itis) «c'era il pericolo di andare fuori tema visto che la traccia metteva al centro il personaggio di Fermi, e solo indirettamente il nucleare». Così non l'hanno pensata Ferruccio Zaetta e Claudio Orler che si sono concentrati sul saggio tecnico-scientifico partendo da basi cronologiche solide e poi sviluppando il tema nucleare. «Tra Fukushima e il referendum (a cui hanno votato entrambi sì sulla scheda grigia) il bagaglio di conoscenze era solido, poi il nucleare era tra i temi papabili prima della prova, quindi non è stato un problema». Ma perché in tanti hanno scelto il tema dell'alimentazione? «Perché si possono scrivere tante cose», risponde Lorenzo Cassol. Ascoltando gli argomenti che molti studenti hanno inserito nel loro testo ci si accorge che è vero, poiché partono dalla critica del fast-food (Riccardo Giacomel - Geometri, Leonardo Collavo - scientifico) per arrivare alla lode della dieta mediterranea (Piero Bortolin e Beatrice Mores - scientifico) passando per il biasimo dello stile di vita sedentario (Tomas Giovanni) la critica del sistema agricolo e industriale che controlla gli alimenti (Robin Toigo - classico). Gli spunti che la traccia offre sono numerosi, come quelli della traccia sul rapporto amore-odio-passione che «grazie a un fornito dossier permette di fare una profonda analisi personale» (Angelo Canal) e di «porre l'accento sulla dissoluzione che intercorre tra i due sentimenti opposti odio-amore» (Valentina Cossalter, Elisabetta Blarasin - classico). Inoltre secondo le liceali il tema era prevedibile, anche perchè il soggetto era già venuto fuori qualche anno fa, come ricorda Elena Samaria (scientifico). Snobbati dalla maggioranza invece il tema storico sugli anni '70, giudicato troppo difficile, la traccia sul rapporto destra-sinistra, bollata come pericolosa sia per il rischio di andare "fuori tema" sia per il rischio di esporsi troppo, e infine ignorata da molti studenti (a parte quelli del classico) l'analisi del testo sulla poesia "Lucca" di Ungaretti, che in molti non avevano trattato in classe durante l'anno. «Solo una delle due sezioni del classico ha fatto Ungaretti quest'anno», commenta Giacomo Valiante, che ha svolto la traccia sull'alimentazione: «E io non sono in quella sezione. Se qualcuno della mia classe ha svolto la tipologia A è perché ama particolarmente quel poeta e lo ha studiato per conto proprio». Cosa non affatto rara, come conferma Veronica Staliviere (Scientifico): «Nemmeno noi abbiamo fatto Ungaretti durante l'anno, ma il poeta lo conosco da tempo e mi piacciono molto le sue poesie». Stupisce invece che tra gli intervistati solo una ragazza abbia affrontato la traccia della fama, uno dei temi più scelti a livello nazionale. «Sono partita dalla citazione di Warhol del testo per costruire un saggio sulla concezione della fama tra passato e presente», racconta Patrizia Canova (scientifico) una delle prima a uscire, verso mezzogiorno. L'avventura, dunque, è incominciata bene. Ma ora arriva il bello. Quelli del classico pronosticano Tacito, visto che nel 2007 è uscito Seneca e nel 2009 Cicerone. Quelli dello scientifico affermano di temere più la prova di matematica che la terza, mentre al Geometri e al Colotti si temono le prove di costruzioni ed economia aziendale. Ma il buon inizio incoraggia tutti. E oggi è già ora della seconda prova. Senza pause.
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