Sciopero Dolomitibus ritardi di 15 minuti e coincidenze saltate

BELLUNO. Disagi e proteste. Il bilancio della prima giornata di “sciopero bianco” indetto dai lavoratori di Dolomitibus contro la vendita delle quote di Ratp Dev ai nuovi soci, è come da copione un...

BELLUNO. Disagi e proteste. Il bilancio della prima giornata di “sciopero bianco” indetto dai lavoratori di Dolomitibus contro la vendita delle quote di Ratp Dev ai nuovi soci, è come da copione un insieme di ritardi e mancate coincidenze delle corse, oltre che di proteste da parte degli utenti.

I primi disagi sono arrivati negli orari di punta, soprattutto nella seconda parte della mattinata. Dalla società, i cui uffici hanno monitorato il servizio nel corso dell’intera giornata (nei prossimi giorni sarà elaborata anche un’analisi statistica), fanno sapere che i ritardi medi sulle fasce di maggior picco sono andati dai 10 ai 15 minuti, mentre sono diminuiti negli orari di “morbida”, quando cioè autobus e pullman non trasportano studenti e lavoratori, complice anche il minor traffico sulle strade della provincia.

Diverse le zone dove sono saltate le coincidenze: a Pedavena centro, a Cesiomaggiore e a Calalzo sulla linea verso Cortina, oltre che in alcune aree del Comelico.

Di fronte a questi disservizi, molte sono state le chiamate da parte degli utenti del trasporto pubblico alla sede di Dolomitibus per lamentarsi di quanto stava avvenendo. Ma dagli uffici di via Col da Ren, oltre a spiegare l’iniziativa dei lavoratori e porgere le scuse per il disagio, non si è potuto fare nient’altro.

Le rappresentanze sindacali parlano, intanto, di un’adesione massiccia allo sciopero e di questo sono soddisfatte.

Oggi si replica e potrebbe andare ancora peggio, visto che gli autisti, che solitamente usano le loro auto per raggiungere la sede di lavoro, da oggi utilizzeranno, come da contratto, le auto aziendali, che non basteranno per tutti, tanto che sono stati messi a disposizione anche furgoncini e mezzi in officina.

«Quello che stiamo dando è un segnale forte all’azienda», precisa Fabio Mosca della rsu Filt Cgil, che insieme al collega Giuseppe Sacchet ha seguito l’andamento dell’intera giornata. «Ci scusiamo con gli utenti per questi disagi, ma questa lotta la facciamo anche per loro. Se questi disservizi si verificano solo perché facciamo il nostro lavoro rispettando le regole, significa che chi gestisce l’azienda forse dovrebbe farsi qualche domanda sull’organizzazione del lavoro», dichiara il sindacalista.

Rispetto a questa situazione, il commissario prefettizio della Provincia, Vittorio Capocelli, ribadisce «che lo sciopero è un loro diritto» e annuncia l’intenzione di incontrare i sindacati in settimana. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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