Scivola e chiama i soccorsi, ma non risponde più al telefono

Una donna di Sesto Fiorentino stava facendo un’escursione in Val di Zoldo. Decine di soccorritori la stanno cercando dal pomeriggio, anche con elicotteri e cani, in zona impervia

VAL DI ZOLDO. È stata lei a chiamare aiuto. Dal suo cellulare è partita la chiamata con la richiesta di soccorso al 118. Ma la donna poi non ha più risposto. Silenzio assoluto, cellulare irraggiungibile. Decine di vigili del fuoco, uomini del Soccorso alpino, della guardia di finanza e dei carabinieri stanno cercando dalle 15.40 di ieri pomeriggio una donna di 58 anni di Sesto Fiorentino.

C.F., queste le sue iniziali, proprio a quell’ora ha chiamato il 118 chiedendo di essere aiutata. Diceva di essere ruzzolata nel bosco, non distante dal Rifugio Bosconero, ma non sapeva dire dove si trovasse con precisione. A quanto pare, voleva raggiungere Forcella Tovanella e rientrare. Alcuni escursionisti infatti l’hanno incrociata che saliva a circa 20 minuti di distanza dalla forcella. Ma il suo cellulare dopo quella chiamata al 118 è risultato irraggiungibile e lei non ha risposto ai diversi messaggi inviati dai soccorritori per cercare di ricontattarla e geolocalizzarla.

Le squadre del Soccorso alpino di Valle di Zoldo, Alleghe, Longarone, i vigili del fuoco e il personale delle forze dell’ordine hanno quindi avviato le ricerche, perlustrando tutti i sentieri nella zona del Rifugio Bosconero, mentre il campo base del Centro mobile di coordinamento del Soccorso alpino è stato allestito appena dopo la diga di Pontesei.

Le ricerche sono proseguite per tutta la giornata di ieri, a piedi e anche con l’ausilio degli elicotteri. Hanno sorvolato la zona il velivolo del 118 di Pieve di Cadore e il Drago 81 dei Vigili del fuoco, arrivato da Venezia. I sopralluoghi dall’alto, però, non hanno dato esito. Il mezzo dell’elisoccorso ha potuto volare fino alle 20.25, poi ha dovuto fare ritorno a Pieve di Cadore per il buio.

Al momento di andare in stampa la donna non era ancora stata ritrovata. Le ricerche, che hanno impegnato decine di soccorritori, sono andate avanti tutta la notte. I vigili del fuoco hanno portato in zona una quindicina di persone (i volontari di Zoldo Alto e i permanenti di Pieve, Feltre, Belluno e Agordo) e cinque mezzi, fra cui l’Unità di crisi locale.

Il Soccorso alpino, assieme alle squadre a piedi, ha proseguito la ricerca anche con le unità cinofile molecolari, i cani specializzati a operare anche in zone impervie, come quella nella quale si sono mossi i soccorritori per tutta la notte.

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