Scivola sotto il ponte, salvo per miracolo

LAMON. Con le ossa rotte dopo un volo di venti metri, disteso e immobile sulla neve ghiacciata nella notte più fredda di questa prima metà di gennaio, dieci gradi sottozero, solo e dolorante ai piedi di un ponte. Ma con un telefonino in tasca e la forza di comporre un numero, solo quella e niente di più, perché poi agli operatori non è stato neppure in grado di dire dov’era. Ora che A.C., 32 anni, è in ospedale, reparto di rianimazione, in prognosi riservata, può considerarsi un miracolato, nonostante tutto. Polizia, vigili del fuoco e 118 alla fine l’hanno trovato a Ponte Oltra, poco prima delle undici di venerdì sera, grazie al segnale del telefonino e al camion rimasto aperto sulla strada. E sono riusciti a salvarlo, con un’operazione di recupero complicata e pericolosa. All’ultimo minuto - stavolta si può dire - perché il ragazzo rischiava l’ipotermia.
L’incidente succede poco dopo le dieci. A.C., originario di Vittorio Veneto ma residente a Sedico, dipendente della ditta Eismann (sede a Trichiana) sta completando il suo giro di consegne. Porta surgelati a domicilio, in tutto il Feltrino e sta tornando a casa da Sovramonte quando lo coglie un’urgenza improcrastinabile. Ferma il camion a bordo strada e si avvicina alla scarpata nell’unico punto in cui non c’è protezione perché il guard rail si interrompe. Ma scivola sul ghiaccio, sbatte la schiena e poi precipita per venti metri, rotolando sulla neve che il freddo ha cristallizzato. Dura, solo un po’ meno delle pietre che nasconde. Ai piedi della scarpata c’è il gelo, è buio, la temperatura è abbondantemente sotto lo zero. A.C. per sua fortuna è ancora cosciente, pesca il telefonino dalla tasca, compone faticosamente il numero della polizia e si lamenta. L’agente che lo ascolta non capisce. Ma con una triangolazione di segnale, la questura identifica la provenienza della chiamata in modo abbastanza preciso e fa partire i soccorsi. I primi ad arrivare a Ponte Oltra sono gli agenti della polstrada di Feltre che trovano il camion aperto e cominciano a cercare il ragazzo nei dintorni. Chiamano, sentono lamenti, puntano un faro verso il Cismon e lo vedono. Il problema, a questo punto, è raggiungerlo; ma ci riescono, sfidando il pericolo, e gli mettono addosso una coperta. Poi arrivano i rinforzi. I vigili del fuoco di Feltre, sul posto anche con gli uomini del nucleo speleo-alpino-fluviale, usano l’autoscala per far scendere una barella ai piedi del ponte. Il ferito, immobilizzato ma sempre cosciente, viene recuperato e infine caricato sull’ambulanza che lo trasporta all’ospedale di Feltre. Le sue condizioni sono gravi e i medici si riservano la prognosi: ha riportato fratture agli arti, ma non corre pericolo di vita. Nella sfortuna, la sorte è stata dalla sua parte.(cric)
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