“Sconti” per esami clinici, assolti
CORTINA. Assolti tutti gli amministratori e i componenti del Collegio sindacale dell’Usl 1 per il presunto sconto applicato all’ospedale Codivilla Putti di Cortina per analisi di laboratorio dei pazienti ricoverati.
La vicenda era partita da un esposto proprio del Collegio sindacale in carica dal 2011 che puntava il dito contro un presunto arricchimento ingiustificato a favore della struttura privata. Nel mirino dell’accertamento amministrativo erano finite le analisi di laboratorio che l’Usl 1, su convenzione, effettua con i laboratori analisi dell’ospedale san Martino. Secondo la convenzione, il Codivilla avrebbe corrisposto all’Usl 1 solo il 35% delle tariffe previste dal tariffario regionale in vigore, a copertura di spese sostenute per il materiale di consumo. La procura regionale riteneva l'«abbuono» illegittimo, una «violazione di tariffe imposte da normativa» a cui non si può derogare con una convenzione tra le parti, e aveva chiesto 590 mila euro.
Coinvolti nell’indagine erano gli ex direttori generali Alberto Vielmo, Ermanno Angonese, Fernando Compostella; gli ex direttori amministrativi Adriano Marangoni e Roberto De Nes; Tiziana Bortot, direttore del dipartimento Risorse Umane dell’Usl 1; Gianluca Romano, dirigente del servizio Convenzioni dell’Usl 1; e i membri del collegio sindacale in carica tra il 2007 e il 2010: Ezio Poncato, Alessandro Bampo, Ruggero Pirolo, Maria Luisa Muratore e Mario Lombardi. Ieri la sezione giurisdizionale per il Veneto della Corte dei conti ha assolto tutti accertando che nessuno sconto è stato applicato al Codivilla perché i rapporti tra Usl e nosocomio non devono ritenersi regolati dal nomenclatore tariffario regionale, bensì dalla convenzione di diritto privato stipulato tra le parti, «idonea alle concrete necessità produttive, cliniche ed economiche, nonché agli standards qualitativi e quantitativi previsti dal Veneto».
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