Sconti su rifiuti e mense invariate le tasse sulla casa

Nel bilancio previsionale per il 2017, che andrà in consiglio entro la fine dell’anno c’è anche la riduzione del costo degli abbonamenti al parcheggio di Lambioi
Di Alessia Forzin

BELLUNO. Imu e Tasi bloccate, scende la Tari e sono previste riduzioni anche sugli abbonamenti al parcheggio di Lambioi e alle rette per le mense scolastiche. La giunta Massaro sta predisponendo il bilancio di previsione, con l’obiettivo di portarlo in consiglio comunale entro la fine dell’anno per consentire una programmazione più efficiente e per permettere agli uffici di lavorare anche durante la campagna elettorale, e per i contribuenti ci sono buone notizie.

Le imposte sulla casa rimarranno le stesse del 2016, mentre scenderà la bolletta dei rifiuti: «Proseguiamo nel trend iniziato ormai da qualche anno», spiega il sindaco, Jacopo Massaro. «Per il 2017 prevediamo una riduzione minima, attorno all’1%, ma in ogni caso è un segnale: le tasse caleranno ancora nel nostro comune».

Con l’approvazione del bilancio, inoltre, diventerà effettivo il piano messo a punto dall’amministrazione che mira a ridurre il costo degli abbonamenti a Lambioi. Oggi per parcheggiare l’auto 24 ore su 24, tutti i giorni, si spendono 35 euro. Domani ne basteranno 21. L’obiettivo è quello di incentivare le persone a posteggiare a Lambioi, evitando di lasciare l’auto dove non è permesso, come nel parco fluviale o in piscina, dove gli stalli sono riservati agli utenti.

Novità anche per quanto riguarda le mense scolastiche. L’amministrazione con l’avvio di questo anno scolastico ha introdotto tre fasce di reddito per i costi dei pasti, con l’obiettivo di monitorare la situazione economica delle famiglie. L’analisi ha permesso di tracciare una fotografia degli utenti e di capire che sono molte le famiglie in difficoltà a sostenere i costi del servizio. Così l’assessore Tomasi ha prima proposto di introdurre una quarta fascia di reddito, per agevolare chi ha una situazione economica veramente difficile, e poi di abbassare le tariffe.

Oggi le fasce di reddito sono tre. Chi ha un Isee compreso fra 0 e 8.000 euro paga il pasto in mensa 4,98 euro; chi ha un Isee fra 8.001 e 15 mila euro paga 5,04 euro per ogni pasto consumato a scuola; sopra i 15 mila euro di Isee la tariffa è di 5,10 euro a pasto. «All’interno della fascia più bassa c’erano troppe differenze in tema di capacità contributiva», spiega l’assessore Valentina Tomasi. «Per questo ne abbiamo introdotta un’altra, per agevolare le persone più in crisi». E gli sconti sono rilevanti, per queste famiglie.

Le tariffe saranno approvate con il bilancio, ma entreranno in vigore dal prossimo anno scolastico. Le famiglie il cui indicatore Isee sarà compreso fra 0 e 6 mila euro pagheranno il pasto in mensa 3 euro; quelle con Isee fra 6.001 e 10 mila euro 4,30; quelle fra 10.001 e 15 mila euro 4,70 euro; quelle con Isee superiore a 15 mila euro 5,10 euro per ogni pasto consumato.

«Abbiamo scelto di non aumentare i costi nemmeno per la fascia più alta di reddito», conclude la Tomasi. «Queste tariffe varranno sia per le mense delle elementari che per quelle delle medie. Per quanto riguarda, invece, le scuole dell’infanzia, le fasce di reddito sono sei e abbiamo fatto degli adeguamenti minimi, tutti al ribasso». Quest’estate si svolgerà anche la gara d’appalto per affidare il servizio mensa, che scadrà alla fine dell’anno scolastico.

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