Scontrini non battuti nei negozi di Castion per il Sonica Festival

La Guardia di finanza ha ravvisato delle situazioni irregolari Ieri ultima giornata dell’evento di Modolo con 3.500 ragazzi
Di Gigi Sosso

BELLUNO. Il dispiacere di fare la spesa. Qualche scontrino dev’essere saltato, con i clienti del Sonica Festival. La Guardia di finanza ha svolto dei controlli tra i negozi di Castion e dintorni, durante le cinque giornate di musica a Modolo, e anticipa di aver ravvisato delle irregolarità. Non ci sono ancora i numeri precisi, ma va a finire che qualcuno ci ha marciato, magari con alcuni dei tanti stranieri arrivati per ballare al ritmo di musica trance, ma anche con la necessità di fare qualche compera, vista la lunga durata dell’evento.

I dati saranno disponibili nelle prossime ore, intanto il colonnello Patrizio Milan conferma che «nell’ambito nella normale attività di controllo, abbiamo visitato degli esercizi commerciali del Castionese, approfittando anche della grande affluenza di giovani per il Sonica. I nostri uomini hanno ravvisato delle situazioni non regolari e questo è quanto posso dire, per il momento. Stiamo ancora lavorando e, solo al termine di questo servizio, saremo in grado di essere più precisi di così».

3500 ingressi al Sonica. Partenza lenta, con un migliaio di ragazzi al massimo, ma per l’ultima giornata l’evento ha raggiunto il traguardo che l’organizzazione si era prefissata. Quello del pareggio. Il costo della produzione è di 350 mila euro: «Siamo in tanti», gongola Gino Pesce, «peccato solo per la pioggia che è scesa dal terzo giorno in poi. Ad ogni modo, i ragazzi si sono divertiti ed è quello che conta più di qualsiasi altra cosa. Sono stati bene, anche dopo aver fatto tanta strada, per venire fino a Modolo». L’ultimo dj ha cominciato a suonare alle 22 di ieri. Poi la musica si è spenta e appuntamento a chissà dove la prossima estate. Sembra escluso che il festival possa tornare a Modolo, dopo che la località scelta in un primo momento era stata Pian Longhi, tra Belluno e Ponte nelle Alpi. Non sono mancati i problemi di convivenza con i vicini, soprattutto durante la prima e la terza notte e diversi paganti si sono lamentati del volume basso degli altri tre giorni, dopo le richieste del sindaco Jacopo Massaro e i rilevamenti dell’Arpav.

Più condom che altro. Non ci sono stati incidenti e l’unico malore, peraltro rientrato è stato quello della prima giornata. Il servizio d’ordine è stato garantito dalle Pantere di Vicenza. Edmond è rimasto spesso all’ingresso, ma si è dedicato anche ai controlli all’interno dell’area musicale. È vestito in giacca e cravatta sociale e ha un accento dell’Est: «Non è successo niente di particolare. Molto per merito dei ragazzi e un po’ anche grazie ai controlli che abbiamo effettuato: quelli preventivi, sui contenitori in vetro e quelli successivi, alla ricerca di eventuali coltelli. La cosa bella è che abbiamo trovato più che altro profilattici. Un ragazzo è arrivato addirittura con tre scatole, segno che aveva intenzione di divertirsi parecchio e non solo a tempo di musica. Non ci dovrebbero essere nemmeno maternità indesiderate. Noi eravamo in 14, ci siamo trovati molto bene e abbiamo mangiato... anche troppo».

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