Scopel vuole un paese a misura di famiglia
SEREN DEL GRAPPA. Un territorio a misura di famiglia, potenzialmente attrattivo grazie anche al consolidamento della rete sociale di supporto alle fasce deboli, all’attenzione allo stato sociale, alla politica tributaria con una pressione fiscale tra le più basse della provincia a vantaggio pure delle imprese, al progetto sicurezza che si avvale del controllo di vicinato e del potenziamento della videosorveglianza.
È sul welfare con un occhio di tutto riguardo sulla crescita delle imprese locali che si fonda il programma di Crescere insieme e del sindaco uscente Dario Scopel, con un gruppo di persone, fra cui giovani e tante donne, «che amano, conoscono, vivono e già si danno da fare per il territorio del comune di Seren del Grappa».
Quali saranno le prime iniziative in caso di elezione? «Tutte le azioni che cercheremo di mettere in campo su qualsiasi tematiche hanno lo scopo di continuare ad avere un territorio a misura di famiglia, per far restare qui i giovani ed inoltre attirarne di nuove. Quanto fatto negli ultimi anni sta dando risultati positivi, con un saldo positivo di famiglie che arrivano ed acquistano casa mettendo quindi radici. Continueremo ad adoperarci per valorizzare e mantenere i tre gradi d’istruzione punto fondamentale per una comunità. Il nostro programma è fatto non di promesse impossibili da realizzare ma di cose concrete che possono trovare attuazione con l’aggancio di finanziamenti che cercheremo di intercettare».
Seren è un piccolo comune. Qual è la strategia per dargli voce? «Continuerò se eletto a battermi anche al di fuori dei confini provinciali e regionali per i territori marginali e in particolare montani, come ho fatto in questi anni nell’Associazione nazionale piccoli comuni. Battaglie che han portato a cambiare cose che molti credevano impossibili, come lo sblocco dell’avanzo di bilancio, la possibilità di turn over del personale. Altra battaglia vinta è quella con Poste italiane che da una visione di abbandono dei piccoli comuni ora invece vuole valorizzare gli uffici periferici. Proprio questa settimana è entrato in funzione il bancoposta a Seren».
In caso di conferma ci saranno novità nel programma delle opere pubbliche? «Di opere ne abbiamo già finanziate per circa un milione, in cinque anni. Si è andati dalla ristrutturazione del tetto del rifugio Bocchette, alla rotatoria sulle Montegge, fino alla ristrutturazione dell’ex scuola di Porcen, oltre alle manutenzioni stradali. Ci sono poi progetti esecutivi già pronti su cui dovremo cercare finanziamenti come ad esempio l’efficientamento e miglioramento sismico degli edifici comunali, municipio e scuole, e il rifacimento del ponte sul torrente Avien».
E per le politiche ambientali? «L’ambiente è importante intanto perché offre un’ottima qualità di vita, ha potenzialità turistiche sul quale in questi anni abbiamo lavorato facendo un passo alla volta. Lavoro quest’ultimo che ha riguardato l’instaurazione di una sinergia con i comuni feltrini e bellunesi ma anche con i comuni della pedemontana sud del Grappa con i quali abbiamo avviato la candidatura a riserva della biosfera del Massiccio del Grappa, un riconoscimento Unesco che ci permetterebbe di fare un altro passo importante. Saremo vicini agli agricoltori proponendo insieme a loro spunti per il nuovo Piano di sviluppo rurale. Anche il settore forestale va aiutato più di quanto fatto nell’ultimo Psr e quindi lavoreremo anche con le imprese forestali e con i consorzi silvopastorali». —
Laura Milano
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