Scorrano, commissione al lavoro

L’Usl 1 ha nominato un gruppo di verifica della libera professione e della chirurgia programmata
Di Irene Aliprandi
L'ospedale di Agordo
L'ospedale di Agordo

AGORDO. Una commissione interna per verificare tutto il sistema della libera professione e della chirurgia programmata. Dopo il caso Scorrano, il direttore generale dell’Usl 1 Pietro Paolo Faronato ha firmato la nomina di una commissione che avrà 45 giorni di tempo per dare una fotografia fedele della situazione negli ospedali bellunesi. «Ho chiesto una relazione», spiega Faronato, «non tanto e non solo sul caso specifico che riguarda il primario di ortopedia di Agordo, perché è la procura ad occuparsene e abbiamo tutti fiducia nel loro lavoro. Quello che mi interessa sapere è come funziona il sistema di gestione e di controllo sull’attività di libera professione dei medici ospedalieri. Inoltre bisogna capire se il sistema di accesso alla chirurgia programmata è migliorabile. Al di là del caso specifico, infatti», dice ancora il direttore generale dell’Usl 1, «questa può essere un’occasione per conoscere di più e migliorare la nostra realtà».

L’indagine interna è stata disposta in seguito all’apertura di un’inchiesta a carico del primario di ortopedia di Agordo Alberto Scorrano. L’indagine è condotta dalla Guardia di Finanza e coordinata dal procuratore Francesco Saverio Pavone con le ipotesi di concussione e truffa aggravata ai danni dello Stato, in relazione alle liste di attesa.

Ieri il legale del primario, Paolo Patelmo, ha incontrato il procuratore Pavone per capire meglio i contenuti delle accuse mosse contro il suo assistito, ma gli atti fin qui acquisiti saranno disponibili solo nei prossimi giorni. «Ancora non sappiamo per quale motivo è scattata l’inchiesta della Guardia di Finanza e per quali episodi il primario è finito sotto indagine. Già da domani, però, dovremmo avere maggiori informazioni».

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