Scout soccorsi in montagna, la parrocchia paga a rate
BELLUNO.
Le disavventure degli scout possono costare molto care. Ad una parrocchia veneta è arrivato, da parte dell’Usl di Belluno, un conto da 6 mila euro: soldi dovuti per il soccorso e il recupero di un gruppo di scout che l’anno scorso si erano persi durante una escursione. Nessun infortunato, solo la strada smarrita e l’intervento dell’elicottero e delle squadre di soccorsi che hanno provveduto a portare a valle i giovani escursionisti.
La parrocchia, di fronte ai 6 mila euro da pagare, ha chiesto di poterlo fare a rate. «Naturalmente abbiamo acconsentito», spiega il direttore generale della Usl Antonio Compostella.
L’elicottero costa, e molto. Attualmente si pagano 90 euro al minuto. E si paga tutto se non ci sono persone ferite. Dal settembre scorso si paga anche se ci sono persone ferite, se si praticano sport pericolosi o comunque semplicemente impegnativi: 500 euro di compartecipazione della spesa per l’intervento dell’elicottero e 200 euro se partecipano al recupero anche i volontari del soccorso alpino da terra (aumentati di 50 euro per ogni ora successiva, fino ad un massimo di 500 euro complessivi). Da quando è entrata in vigore la nuova ordinanza, nel settembre scorso, sono stati circa dieci i casi di questo tipo. Dice Rufus Bristot, del soccorso alpino: «Noi prepariamo i verbali con la relazione del nostro intervento, che inviamo all’Usl. È l’azienda sanitaria poi a presentare il conto».
Ma pagano? «Mi risulta che il 70-80 per cento paghi le fatture che riceve», spiega Giovanni Cipolotti, primario del Suem 118. Dato confermato dal direttore dell’Usl. «C’è una quota di persone soccorse che contesta la fattura ma alla fine paga. E c’è anche chi non ha alcuna intenzione di pagare».
Non è una novità quella di far pagare i soccorsi di persone illese, ma la delibera regionale di settembre ha dato maggiore forza alle richieste dell’Usl. Tra l’altro da alcuni anni c’è un verbale redatto dal medico del Suem che il turista soccorso deve controfirmare, nel quale si attesta il tipo di intervento che è stato necessario. Questo per evitare che al momento di ricevere la fattura qualcuno possa dire: «Ma io ero ferito, non illeso». Naturalmente, nonostante il verbale firmato, può accadere che qualcuno contesti la fattura arrivata. In media, se interviene l’elicottero si può arrivare attorno ai 3.000 euro.
Prestare maggiore attenzione al meteo e alle proprie condizioni fisiche sono regole base. Altrimenti il rischio è di dover sborsare fino a 7.500 euro (il massimo previsto) per farsi recuperare illesi con l’elicottero. «C’è in corso una grande campagna di informazione da parte delle associazioni, come il Cai, Dolomiti Emergency, il Soccorso alpino - spiega Compostella - per indurre gli escursionisti a dotarsi di una assicurazione che mette al riparo da ogni imprevisto».
Dopo una stagione invernale praticamente inesistente sta per partire la stagione delle escursioni, delle gite in montagna, delle scalate. È il momento giusto per cautelarsi dalle sorprese anche economiche.
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