Scout speed, il Comune conta su Rovigo

L’appello sulla multa annullata dal giudice di pace sarà a fine mese: intanto il tribunale rodigino ha dato ragione al sindaco
Di Gigi Sosso

FELTRE. Scout speed: il Comune di Feltre conta sul Tribunale di Rovigo. Nell’appello alla sentenza del giudice di pace di Belluno, Schioppa, l’avvocato del municipio feltrino Coppa punterà su un precedente che riguarda l’utilizzo dell’autovelox montato sulla macchina della polizia municipale e che risale al mese di novembre.

Il giudice di pace rodigino Prando aveva dato ragione ai ricorrenti, ma in secondo grado la sentenza è stata completamente ribaltata: se lo Scout speed è debitamente omologato e sottoposto a regolari controlli, può essere utilizzato per la sicurezza della circolazione stradale, senza bisogno di presegnalarne la presenza.

Inoltre, questa sentenza decreta l’assenza di violazione della privacy.

Il ricorrente a Feltre è un trevigiano di San Vendemiano, che aveva sottolineato la rilevazione fatta con apparecchiatura non sottoposta a verifica periodica di funzionalità e taratura; la mancata dimostrazione e carenza della corretta funzionalità del dispositivo; la nullità per manifesta lesione dell’articolo 3 della Costituzione (tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge) perché i motociclisti hanno la targa solo sul retro; la tenuità del fatto, dal momento che procedeva a 55 chilometri orari su una strada con limite a 50; la mancata segnalazione della posizione di rilevamento e la illegittima rilevazione frontale della presunta infrazione.

Il legale Ferdinando Coppa specifica che «l’unico argomento accolto dal giudice Schioppa è quello relativo alla mancata segnalazione della postazione di rilevamento, come succede per gli autovelox. Tutto il resto è stato giudicato infondato. Nell’appello formato dal sindaco Paolo Perenzin, abbiamo ribadito il fatto che lo Scout speed è uno strumento omologato dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, che non serve solo a rilevare e sanzionare chi viaggia senza l’assicurazione o con la revisione scaduta, ma anche chi esagera con la velocità. C’è sempre una soglia di tolleranza, che viene calcolata, dopo di che scatta inevitabilmente la sanzione amministrativa».

In ballo un migliaio di multe già contestate, che potrebbero essere a loro volta annullate con altrettanti ricorsi. Non sarà che i Comuni puntano soprattutto a fare cassa? Senza contare la differenza di trattamento tra gli automobilisti e i centauri. «L’aspetto che sta più a cuore agli amministratori non può che essere la sicurezza», conclude Coppa, «questo strumento non l’hanno certo inventato i sindaci, ma è stato messo a loro disposizione. In Polesine il tribunale ha dato ragione al sindaco e contiamo anche su questo».

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