Scout speed, il Comune va in Cassazione

Allo studio uno stratagemma a prova di ricorso: l’auto con l’apparecchio verrà preceduta da una con il cartello di preavviso
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI PIAVE - AUTO DELLA POLIZIA LOCALE EQUIPAGGIATA CON SISTEMA "SCOUT SPEED" PER .RILEVAMENTO INFRAZIONI
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI PIAVE - AUTO DELLA POLIZIA LOCALE EQUIPAGGIATA CON SISTEMA "SCOUT SPEED" PER .RILEVAMENTO INFRAZIONI
FELTRE. Appello in Cassazione per cercare di ribaltare la sentenza del tribunale di Belluno che ha respinto l’impugnazione dell’avvocato del Comune contro il ricorso di un automobilista multato dallo Scout speed.


Ad annunciare l’appello all’ultimo grado di giudizio è il sindaco Paolo Perenzin: «Abbiamo deciso di ricorrere anche alla luce delle sentenze del tribunale di Rovigo che danno ragione al Comune in tema di utilizzo».


Il nodo sta nella mancata segnalazione dei controlli in corso, con una diversa interpretazione data dal tribunale di Belluno e da quello di Rovigo. Secondo la sentenza del giudice bellunese, l’autovelox installato a bordo del veicolo della polizia locale non può essere invisibile, mentre a Rovigo, di recente per la terza volta e con tre giudici diversi, il tribunale ha dichiarato regolare l’utilizzo del velox non segnalato sulle auto dei vigili in movimento, perché «il suo meccanismo stesso esclude la possibilità di segnalarlo».


In attesa dell’appello in Cassazione, il Comune intende opporsi ad eventuali altri ricorsi sui verbali in sospeso. È una vicenda in punta di diritto. Nel frattempo, mentre a Feltre aspettano di sentire l’ultima parola dalla Cassazione, si sta studiando una modalità diversa di utilizzo dello Scout speed: «Adesso continueremo ad usarlo per la verifica delle assicurazioni e revisioni dei veicoli», spiega il sindaco Perenzin. «Riprenderemo a breve ad impiegarlo anche per il controllo della velocità, appena doteremo il mezzo dei dispositivi di presegnalazione».


Ciò non significa che in questo periodo i controlli della velocità non ci saranno, perché verranno fatti utilizzando lo Scout speed in postazione fissa, con l’apposita segnaletica come si faceva con il vecchio autovelox. Alcuni tratti di strade però rimarranno inevitabilmente esclusi, perché i vigili saranno vincolati ai luoghi dove si può ricavare una piazzola.


Quanto alla versione mobile, il consiglio dell’avvocato è di utilizzare due veicoli della polizia locale, con quello che monta lo Scout speed preceduto da un altro con il cartello di preavviso di controllo della velocità, a distanza di 80 metri o 150 metri a seconda se la strada sia urbana o extraurbana. Così facendo però, potrà essere rilevata la velocità solo delle auto che il velox incrocia lungo la strada e non quelle seguite nello stesso senso di marcia. Si sta studiando la fattibilità di questo sistema e verrà fatta una simulazione per verificare se può funzionare.


Andrà poi posizionata la segnaletica stradale di rilevamento controllo elettronico della velocità agli accessi della città e nei punti della viabilità in cui è possibile.


Raffaele Scottini


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