Scritte contro i vertici della Lega

Frasi sprezzanti su Bottacin e Vaccari. La polizia indaga: due individui ripresi

BELLUNO. Roberto Calderoli e la Lega sono stati accolti ieri mattina in piazza Martiri dalle scritte fatte nel corso della notte sulla rete del cantiere dei lavori a Unicredit.

«Lega ladrona, Belluno non perdona!!!», una delle frasi comparse, altre anche all’indirizzo di esponenti come Gianvittore Vaccari e Gianpaolo Bottacin: «Bottacin ridacci l’acqua e la terra» e molto altro. Le scritte sono comparse nella notte tra sabato e domenica, su ogni lato delle reti. Del caso si sta occupando la polizia (ieri in piazza insieme con i carabinieri): è difficile risalire agli autori ma le telecamere in piazza dei Martiri avrebbero ripreso due individui intorno alle 4.15 della notte, intenti a imbrattare le reti. È evidente che proprio questa accusa può essere loro addebitata, a meno che non scattino delle querele dirette da parte dei politici presi di mira. Politici che reagiscono diversamente.

«Sono le solite frasi contro di noi» esordisce Calderoli. «Mi hanno detto che sono state fatte attorno alle 4-4.30 del mattino. Un’ora in cui le persone oneste non sono in giro, un’ora in cui sono in giro i malfattori, i ladri, le zecche dei centri sociali. A cui bisognerebbe dare una regolatina». Bottacin è ironico: «Ecco, adesso sono tutto spaventato. Sicuramente voterò sì al referendum».

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