Scuola all’esame Green pass, a Feltre ingressi scaglionati. «Sui bus nessuno ha viaggiato in piedi»

Roberto Curto

FELTRE Doppia fila all’ingresso per controllare la temperatura agli studenti e un’occhiata alla piattaforma, entrata a regime, per verificare la validità. del green pass del personale docente e non docente. Al Liceo “Dal Piaz” flussi scaglionati di studenti nel primo giorno di scuola. Una scelta mirata per accogliere come si deve anche le matricole del liceo linguistico che dopo il benvenuto ricevuto in aula magna sono state accompagnate nella loro sede di via Tofana per prendere confidenza con la scuola e cominciare le lezioni. Le addette all’ingresso ricevono gli studenti in arrivo con termometro digitale alla mano. Lì vicino il preside Mario Baldasso osserva e parla con alcuni insegnanti.

Il rientro a scuola sembra essere filato liscio a Feltre dove la fermata a fianco dell’ospedale Santa Maria del Prato è il naturale crocevia degli autobus che convergono dai comuni vicini, dalle frazioni e dall’Alto Trevigiano scaricando ognuno decine di studenti. Lì i ragazzi salgono su altri autobus dedicati per raggiungere la loro scuola, come il Negrelli, oppure si incamminano. Non mancano i motorizzati che sfrecciano con i loro scooter. Il flusso in salita e in discesa è tutto sommato ordinato, gli autobus non sono stipati: “Nessuno ha viaggiato in piedi”, confermano alcuni ragazzi arrivati pochi minuti prima.

“Per la prima campanella ci siamo organizzati scaglionando gli ingressi”, spiega il preside del “Dal Piaz”, Mario Baldasso, “cominciando dalle prime e poi a salire via via fino alla quinta classe, così da ricevere un po’ alla volta gli studenti. Domani (oggi per chi legge) si entra a regime con l’attivazione di cinque distinti ingressi, ognuno presidiato per la misurazione della temperatura per favorire un’entrata ordinata. La piattaforma per verificare i green pass funziona e questo ci permette di avere la situazione sotto controllo. Chi non è in regola dovrà esibire il tampone. Paradossalmente il problema più grande è avere tutto il personale necessario per gestire la procedura. Qui fortunatamente siamo a posto, ma ci sono scuole in altre zone della provincia che non hanno neanche un bidello e questo non va bene”.

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