Scuola,da Belluno una lettera ai parlamentari

Lo ha deciso l’assemblea di venerdì di Snals e Cisl sulla questione degli inserimenti a pettine. De Carlo: «Le assunzioni si facciano dalle attuali graduatorie»
Una lezione a scuola
Una lezione a scuola
BELLUNO.
I docenti aderenti a Snals e Cisl Scuola chiedono che si risolva al più presto la questione dell'inserimento a pettine e che le assunzioni previste già da quest'anno si facciano sulle attuali graduatorie ad esaurimento, dando la priorità a chi da tempo lavora nella scuola bellunese.

È questo il senso dell'incontro svoltosi venerdì al Catullo e della lettera scaturita che sarà inviata ai parlamentari bellunesi e alle altre organizzazioni sindacali nazionali e locali.

A spiegare le cose è Milena De Carlo, segretaria dello Snals Belluno. «Nell'assemblea, i docenti hanno manifestato la loro contrarietà per come si è svolta e conclusa la vicenda relativa alle graduatorie ad esaurimento. Si sentono pedine di giochi di forze che spazzano via le legittime aspettative dei singoli, persone-precari, che hanno puntualmente ottemperato ai dettami normativi».

Le graduatorie erano state trasformate ad esaurimento con la Finanziaria del 2007 e «in questo senso ogni precario aveva fatto le sue valutazioni personali, lavorative ed economiche, ma anche affettive con coinvolgimento di altre persone. Ora, non solo le graduatorie verranno riaperte con la rincorsa alla provincia che presenta maggiori opportunità lavorative, e Belluno non sarà esclusa da questa corsa, ma le attuali graduatorie verranno riformulate con l'inserimento a pettine dei ricorrenti del Tar Lazio cioè in base al punteggio», prosegue De Carlo. «Dovremo rivolgerci al giudice per tutelare il nostro comportamento rispettoso, che ci ha visti inseriti in una sola provincia a pieno titolo e in coda nelle altre tre, secondo la normativa prospettata».

I docenti, quindi, nella lettera, chiedono che «venga risolto definitivamente, dal punto di vista giuridico, il difetto del Tar del Lazio che non è competente in materia di graduatorie (spetta al tribunale ordinario), ripristinando il diritto dei docenti di avere una sola graduatoria di riferimento e non quattro, come succede in effetti ora.

«Gli insegnanti chiedono, inoltre», prosegue De Carlo, «che il primo contingente di nomine a tempo indeterminato, così come previsto per il prossimo triennio dal ministero dell'Istruzione, sia effettuato dalle graduatorie relative agli anni 2009-10 2010-11 epurate dalle code. Si ritiene, infatti, che questa possa rappresentare attualmente l'unica soluzione percorribile per non espropriarli totalmente dalle opportunità lavorative, situazione che si è determinata con l'apertura e il trasferimento da una provincia all'altra».

Insomma Snals e Cisl Scuola optano per un insegnamento "locale", al riparo «dell'ondata prevista nella nostra provincia di docenti provenienti da altre regioni. E non è razzismo, ma garantire la continuità agli studenti». A Belluno sono 147 i docenti che hanno vinto il ricorso al Tar e che in questi giorni l'Ufficio scolastico provinciale sta inserendo a pettine.

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