Scuola di montagna: "Le firme? Non sono servite"
L'assessore Donazzan sull'impegno in Agordino
L’assessore regionale all’istruzione Elena Donazzan
AGORDO.
«Quelle firme non sono servite a niente». Un anno dopo, ecco finalmente svelato il mistero delle 5 mila firme raccolte in Agordino, e non solo, a difesa della scuola di montagna e consegnate al vicepresidente del consiglio regionale, Matteo Toscani. Interpellata, a margine della cerimonia di venerdì per i festeggiamenti dei 40 anni della ditta Pramaor, l'assessore regionale all'istruzione, Elena Donazzan, dimostra di avere molti peli sulla lingua in meno rispetto ad altri.
«Le 5 mila firme? Sì, conosco. Quelle che non sono servite assolutamente a niente», dice dopo che le era stato spiegato che l'Agordino in questi giorni era un po' in fermento per il fatto di non sapere che fine avessero fatto. «Non sono servite a nulla - ha quindi aggiunto l'assessore Donazzan - in quanto la montagna è già in deroga, ha le sue deroghe specifiche previste direttamente dallo Stato centrale».
«Se non si spiegano bene le cose - evidenzia al proposito l'assessore - si fa solo casino». Ma il territorio agordino, sia con le firme che con i documenti del gruppo di lavoro della Cm, ha sottolineato proprio che la scuola di montagna, e la montagna in sé, non ha bisogno di deroghe, ma di leggi che ne riconoscano la specificità. Altro tema caldo di questi giorni è il tavolo di concertazione provinciale sulla scuola promesso dalla Regione nell'agosto 2010. Un tavolo rivendicato recentemente dal Consiglio d'Istituto di Cencenighe, promotore della raccolta firme, e sul quale l'assessore all'istruzione della Comunità montana, Barbara Fontanive, ha detto di non avere più avuto notizie. Ipotizzare che tale tavolo fosse ancora in falegnameria è stato forse cosa ardita. Secondo quanto detto venerdì dall'assessore Donazzan, infatti, pare piuttosto che gli alberi per costruirlo debbano ancora essere tagliati o che addirittura non si pensi affatto di tagliarli. «No - ha detto Donazzan - non era previsto alcun tavolo specifico. Solo quello istituzionale».
Eppure nella delibera di Giunta regionale 2038 del 3 agosto 2010 l'assessore Donazzan riferiva così: «In particolare sul problema dei plessi scolastici delle zone montane - bellunesi, in particolare - sarà istituito uno specifico tavolo di concertazione e confronto al fine di determinare innovativi e razionali modelli organizzativi». Intanto, al tavolo del municipio di Agordo, l'assessore provinciale all'istruzione, Stefano De Gan, ha convocato per oggi alle 17 i sindaci dei Comuni agordini, i rappresentanti della Cma, dell'Ust e del gruppo Impronta.
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