Scuola, Gilda pronta allo sciopero del voto

BELLUNO. Gli insegnanti aderenti alla Gilda della provincia di Belluno sono pronti allo sciopero del voto, se non sarà cambiata la norma sulla scuola. Una possibilità che i molti iscritti a questo...

BELLUNO. Gli insegnanti aderenti alla Gilda della provincia di Belluno sono pronti allo sciopero del voto, se non sarà cambiata la norma sulla scuola. Una possibilità che i molti iscritti a questo sindacato stanno prendendo seriamente in considerazione. Ma come spiega il referente veneto, il bellunese Livio D’Agostino «non si tratta di non andare a votare alle elezioni regionali, bensì di votare chi non appoggia il decreto della “Buona scuola”. Dopo la manifestazione di Milano della settimana scorsa», prosegue D’Agostino, «ci sembra che sia chiara la nostra posizione: questa legge non fa che cambiare in peggio la scuola statale».

Il sindacato chiede che venga subito previsto un decreto che determini l’assunzione dei precari, per poi giungere a un tavolo sulle altre questioni. «Siamo stanchi di un dibattito sulla scuola che delegittima, colpevolizza e precarizza gli insegnanti».

La Gilda chiede al governo di essere ascoltata. «Non è solo un problema degli insegnanti, ma della scuola, degli alunni, delle famiglie, della comunità tutta. Vogliamo che la scuola continui ad avere il ruolo che la Costituzione le ha assegnato».

Se la situazione non dovesse cambiare entro breve, il sindacato si dice pronto a mettere in atto un piano per far sentire la propria voce. «Non ci fermeremo di sicuro allo sciopero del voto», conclude D’Agostino. «Siamo pronti a bloccare gli scrutini. Poi, se la norma dovesse passare, avvieremo una raccolta firme per chiederne il referendum abrogativo. Non staremo fermi a veder snaturata la scuola, non riconoscendole più il suo ruolo di formazione dell’uomo e del cittadino». (p.d.a.)

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