Scuola, i ruoli nelle località più lontane
BELLUNO. Docenti in ruolo “castigati” in sedi molto lontane. Tanto che qualcuno ha preferito rinunciare. Sorpresa per moltissimi insegnanti a cui in questi giorni sono state assegnate le cattedre a tempo indeterminato. Anche ieri mattina, all’ufficio scolastico territoriale, alcune decine di aspiranti docenti si sono presentati per firmare il loro primo ruolo. Una sensazione bellissima, «un sogno che si avvera, per cui ho tanto lavorato e per cui ho sudato», commenta raggiante Lara Piai di Sacile che ha ottenuto un posto all’infanzia a Forno di Zoldo. Certo la distanza è notevole, ma Piai non si spaventa e annuncia: «Ho due bambini piccoli, sono precaria da 16 anni, e avendo vinto il concorso mi sono ritrovata con questa sede. Ma per i primi anni chiederò il part time anche perché voglio studiare per insegnare nelle scuole di grado superiore».
Contenta anche Stefania Pasqualetto, di Conegliano. E di essere contenta ha tutti i motivi visto che da precaria ha lavorato soltanto tre anni. «Appena mi sono laureata nel 2011 ho trovato dopo un mese un posto in una scuola paritaria fino ad oggi che ho firmato il mio contratto a tempo indeterminato», commenta e aggiunge: «A dire la verità mi avevano detto che sarei stata chiamata domani, e invece questa mattina (ieri per chi legge, ndr) mi hanno telefonato dall’ufficio scolastico provinciale dicendomi di arrivare perché c’era il posto per me. E così mi sono precipitata immediatamente e ora mi hanno assegnato la cattedra a Longarone. Va bene, anche perché il prossimo anno, quando mi sarà data la sede definitiva, potrò chiedere il trasferimento. Comunque ora opto per il part time».
«Le sedi assegnate ai ruoli quest’anno sono tutte distanti», commenta Milena Zucco della Gilda degli insegnanti, «Sono rimasti disponibili Cencenighe o Auronzo, Cortina o Santo Stefano. Molti docenti che si sono iscritti quest’anno a Belluno sono rimasti delusi quando hanno saputo che erano finiti in questi paesi perché non avevano idea di come fosse articolata la provincia bellunese. Inoltre, lo stesso Ministero ha imposto che i posti in ruolo fossero assegnati tra quelli di diritto e con scadenza al 31 agosto. Il problema maggiore riguarda le cattedre per l’infanzia anche se nemmeno quelle per la primaria sono messe meglio». Zucco fa presente che per questo motivo «molti di coloro che hanno passato il concorso hanno rinunciato al posto fisso venendo così depennati dalla graduatoria concorsuale e finendo solo in quella ad esaurimento».
«La nota ministeriale e quella dell’Ufficio regionale hanno imposto che si distribuissero ai posti fissi solo le cattedre al 31 agosto, lasciando le sedi più vicine ai supplenti, agevolandoli», commenta anche Milena De Carlo segretaria dello Snals che poi aggiunge: «Malgrado non ci sia il direttore regionale il nostro Ust ha portato a termine in modo corretto e preciso tutte le operazioni che si stanno svolgendo senza particolari problemi».
A parte queste difficoltà, le operazioni di assegnazione dei ruoli si è svolta ad oggi «nella massima serenità», commenta anche Walter Guastella della Flc Cgil. «La graduatoria ad esaurimento si sta svuotando e anche quella del concorso soprattutto in alcune materie, tanto che non è più sufficiente per colmare i posti vacanti per cui, per non “buttare” queste cattedre le recuperiamo in altre materie, tanto comunque il prossimo anno ci saranno altre immissioni in ruolo. Dobbiamo cioè rispettare il contingente dei posti fissi che ci è stato assegnato per quest’anno pari a 116 docenti». Ma Guastella evidenzia che in questo modo «posti per le supplenze diminuiranno sensibilmente. Quest’anno le cattedre in palio per i precari saranno davvero molto poche, qualche decina soltanto».
Intanto, domani ci saranno le ultime chiamate per l’assegnazione dei ruoli. Tra questi ci sarà anche Lucia De Crescentis, quarta in graduatoria ad esaurimento nella scuola primaria e insegnante precaria dal 1999. «Dovrei riuscire a passare di ruolo quest’anno e spero mi arrivi una scuola abbastanza vicina visto che abito a Sedico, altrimenti comunque ci si organizzerà in qualche modo. Una soluzione si trova, l’importante è avere il posto, finalmente», commenta De Crescentis.
Giovedì e venerdì, invece, toccherà ai precari, a cui saranno assegnate le supplenze.
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