Scuola, la spending review taglia presidenze e segreterie

BELLUNO. Presidenze e segreterie in meno anche in provincia di Belluno dal prossimo anno scorso (2012-2013). Questo è quanto è previsto dall’ultimo decreto del Ministero dell’Istruzione, che sarà...

BELLUNO. Presidenze e segreterie in meno anche in provincia di Belluno dal prossimo anno scorso (2012-2013). Questo è quanto è previsto dall’ultimo decreto del Ministero dell’Istruzione, che sarà inglobato nella Spending Review già approvata dal Governo Monti con l’ok definitivo anche del Presidente Napolitano che determina nel Veneto il taglio di altre 65 presidenze. In pratica, in base al nuovo ridimensionamento che prevede di togliere la presidenza e la segreteria a tutti gli istituti con meno di 600 alunni e in base ai pensionamenti in corso, le scuole in Regione non saranno più le attuali 649, ma “soltanto” 584. L’anno scorso erano 701. Troppo poche per soddisfare i diritti degli attuali 176 vincitori di concorso. Ossia si verificherà che circa 40 nuovi dirigenti non potranno ancora avere l’agognato incarico di presidenza e dovranno limitarsi ad insegnare per alcuni anni. Intanto, dal primo settembre andranno in pensione due presidi bellunesi: Giovanna Calderoni e Mara Grazia Salmazo (Cencenighe). «Di male in peggio», osserva Salvatore Mazza, segretario regionale della Cgil-Scuola. «Le classi saranno sempre più affollate e va farsi a benedire l’offerta formativa».

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