Scuole, Provincia al palo «Abbiamo le mani legate»
BELLUNO. Tre progetti pronti, mancano solo i soldi per realizzarli. Non sono vezzi bensì opere fondamentali per l’adeguamento sismico delle scuole superiori bellunesi; la Provincia di Belluno, che secondo la legge Delrio ha la responsabilità della loro gestione, ha però le mani legate. «Non ci sono le risorse» spiega Ezio Lise, consigliere provinciale con delega alle scuole, «in questo momento non riusciamo neppure a chiudere il bilancio».
La manutenzione degli edifici che ospitano gli istituti superiori bellunesi è assegnata, secondo la legge 56 del 2014, alle Province. Le stesse che da tempo stanno subendo continui tagli nei trasferimenti da parte dello Stato: difficile, in queste condizioni, portare a termine l’obiettivo.
«Abbiamo nel cassetto tre progetti» spiega Ezio Lise, consigliere provinciale con delega agli edifici scolastici, «quello per il Forcellini di Feltre, quello per il liceo scientifico di Belluno e quello del Brustolon. In tutti questi casi puntiamo all’adeguamento sismico delle relative palestre. Si tratta di progetti da 7-800 mila euro. Potrebbero partire domani, invece abbiamo le mani legate».
Eppure la prevenzione contro il rischio sismico è l’unica arma che abbiamo per proteggerci dai terremoti. «La legge richiede di effettuare interventi di adeguamento sismico, ed è giusto farli» continua Lise, «in una zona sismica come la nostra è necessario pensare alla prevenzione. Abbiamo un piano degli interventi e sono state definite le priorità. Ma senza risorse non possiamo fare molto».
Anche quando le risorse ci sono, però, non mancano i problemi. «Abbiamo sganciato dal patto di stabilità circa 900 mila euro» continua il consigliere, «che progettiamo di usare per l’adeguamento sismico degli impianti dell’Iti. Interverremo inoltre sull’impianto anticendio». Ma, nonostante i soldi ci siano, la strada è tutt’altro che in discesa.
«Per dare il via libera a questo progetto dobbiamo approvare il bilancio. Ma non possiamo farlo fino a che non ci viene tolto il prelievo forzoso da parte dello Stato. Finché non azzerano questa misura non riusciamo a chiudere il bilancio e, di conseguenza, a finanziare il progetto. Lo Stato deve capire che se ci assegna, per legge, la gestione delle scuole superiori deve anche metterci nelle condizioni di effettuare manutenzioni e adeguamenti sismici».
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