Scuole senza soldi: i presidi invocano l’aiuto delle famiglie
BELLUNO. In questi tempi di vacche magre la compartecipazione è un elemento fondamentale per poter accedere ai servizi. E lo sanno bene anche i genitori con figli che frequentano la scuola dell’obbligo: anche quest’anno, infatti, sono chiamati a dare un contributo volontario per l’acquisto di materiale didattico (dalla carta per le fotocopie al toner per la fotocopiatrice). Contributo che una famiglia può decidere se versare o meno (ad esclusione della quota assicurativa che è obbligatoria e per le medie anche del libretto), anche se in alcuni casi non darlo comporta la necessità di pagare ogni singola attività extra per intero. Questo almeno succede all’istituto comprensivo (Ic) 2.
«Dobbiamo ancora decidere l’entità dell’aiuto che chiederemo alle famiglie dei nostri studenti. I genitori possono anche fare a meno di versare, ma in questo caso tutte le attività per le quali chiediamo il contributo, l’alunno potrà farle pagando di volta in volta il servizio», precisa il dirigente Salvatore Oliva.
Messa così si capisce che conviene pagare qualche decina di euro, piuttosto che ogni singola attività. «Per ora ho chiesto ai singoli plessi di inviarmi un report di quanto è stato speso lo scorso anno per le attività e quanto è rimasto in cassa. Ad oggi so che a Mur di Cadola c’è ancora qualche euro e così chi frequenta questa scuola dovrà versare meno del 50% rispetto allo scorso anno».
Al Comprensivo 3 sono stati chiesti 11 euro a famiglia in via volontaria «per l’assicurazione dei ragazzi, e per l’acquisto del libretto per le comunicazioni scuola-casa. Si tratta di somme volontarie», precisa anche il dirigente Fulvio De Bon.
All’Ic 1, invece, le somme sono leggermente più elevate. Alle materne si chiede un contributo di 10 euro (6.5 € per l’assicurazione e 3.5 euro per carta da fotocopie, toner e altro materiale didattico). Somma che sale a 15 euro alla primaria (0.38 € per il libretto di comunicazione, 6.5 € di assicurazione e 8.12 € per il materiale) e che raggiunge i 21 euro alle medie (1.70 € per il libretto, 6.5 € di assicurazione e 12.80 di contributo). «Si tratta di somme volontarie, perché siamo consapevoli del momento difficile. C’è anche chi non può versarle, ma per fortuna sopperiamo grazie a quelle famiglie che hanno deciso di dare più di quanto richiesto», dice la dirigente Spadaro. «Abbiamo, infatti, proposto una sorta di forfait: in poche parole, uno può versare fino a 20 euro per la primaria e fino a 25 euro per le medie».
Paola Dall’Anese
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi