«Scuole superiori a rischio di chiusura senza un convitto»

Un convitto di livello e ben attrezzato per far diventare Cortina un centro scolastico appetibile per i giovani di altri paesi: è questa la soluzione cui sta lavorando Paola Coletti, assessore all’Istruzione, di fronte al drammatico dato degli iscritti alla prima elementare: sono solamente 23 i nuovi alunni alla “ Duca d’Aosta”, divisi in due sezioni da 11 e 12, cui si aggiungono una decina di iscritti alla Elementare Montessori per un totale di poco più di trenta bambini. Una situazione molto preoccupante per Cortina, che già da qualche decennio continua a registrare un calo costante della sua popolazione, e che negli ultimi anni ha visto drasticamente diminuire i nuovi nati: 33 nel 2015, 23 nel 2016, 30 nel 2017 e 35 nel 2018. Numeri che metteranno a rischio nel giro di una decina di anni il mantenimento del Polo Valboite per le scuole secondarie: Scientifico, Artistico, Classico, Istituto alberghiero e Itc.
Assessore, i numeri sono preoccupanti. Cosa ne sarà in futuro delle Superiori?
« I dati delle nascite di questi ultimi anni sono preoccupanti. Tra dieci anni rischiamo di trovarci senza popolazione scolastica sufficiente per mantenere il Polo scolastico delle Secondarie. Ci stiamo continuamente confrontando con le istituzioni al livello provinciale e regionale per trovare qualche soluzione».
Qual è secondo lei, la soluzione che potrebbe tenere in vita il Polo Valboite?
«La cosa più importante è avere un convitto che sia di livello, che possa quindi invogliare i ragazzi a venire a studiare qui, coltivando magari progetti che concilino scuola e sport e che qui non mancano: sci, hockey, curling, fondo. In un ambiente che poi è unico».
Ma non c’è già un convitto a Cortina?
«Attualmente c’è un convitto da 15 posti, nelle stanze recuperate a tale scopo nell’edificio delle Medie Zardini e gestito dal Polo Valboite attraverso una Cooperativa. Ma è una soluzione provvisoria; non stiamo parlando di un convitto vero e proprio, ben organizzato, come secondo me dovrebbe essere per attrarre studenti».
Sono occupati i posti?
«Certo, tutti; e c’è una anche una grande richiesta».
Cosa state facendo come Amministrazione per trovare una situazione migliore?
« Mi sono posta questo obiettivo per i prossimi tre anni del mandato, ma al momento non si trova un altro posto...».
L’ex casa di riposo vicino al cimitero? Sarebbe tra l’altro vicina alle scuole ed è vuota da anni...
« Il punto è che non è proprio vuota: attualmente alcune stanze sono occupate da alcuni operatori. Ci sono comunque altre strutture del Comune vuote che potrebbero diventare convitto. Ci sarebbe in effetti anche lo stabile dell’ex panificio comunale, che abbiamo ora svuotato in vista della costruzione del parcheggio in piazza ex mercato. Un’altra ipotesi è utilizzare quell’edificio, oppure, visto il progetto del parcheggio, venderlo e con il ricavato comprare ad esempio uno degli alberghi fatiscenti di Cortina. A quel punto la struttura ci sarebbe».
Intanto il tempo passa...
«Sto facendo il possibile per trovare una soluzione: ho contattato anche il parroco don Ivano, che possiede delle stanze nell’ex orfanotrofio che potrebbero fungere da alloggio per gli studenti. Ma un’eventuale collaborazione della parrocchia è, come affermato dal parroco, legata alla vendita di Villa Alessandra, pratica non ancora del tutto conclusa ma in dirittura di arrivo».
L’ipotesi Liceo Sportivo?
«Il Liceo sportivo andrebbe a svuotare gli altri: non si può fare. Sono convinta che la soluzione sia il convitto ben attrezzato, unito a un accordo con il Polo scolastico affinché scuola e sport possano convivere». —
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