Se dovesse chiudere Equitalia risparmi fino a 4,5 milioni
BELLUNO. Nel 2015 Equitalia ha riscosso in provincia di Belluno 16 milioni di euro. Soldi che comprendono il debito maturato dal cittadino o dall’impresa per non aver pagato una multa o un’imposta, ma anche sanzioni, interessi di mora, l’aggio, cioè le spese che Equitalia conteggia per l’attività di riscossione. Con la nuova legge di stabilità, però, il governo ha previsto un condono con “rottamazione” delle cartelle emesse entro il 31 dicembre 2015.
In pratica il contribuente (famiglie, società, professionisti, imprese) potranno cancellare i propri debiti pagando la cartella senza interessi, sanzioni e more. Quello che risparmierebbero i bellunesi è necessariamente una stima ipotetica, perché in quei 16 milioni di euro riscossi da Equitalia nel 2015 in provincia figurano debiti freschi ma anche situazioni vecchie di anni e dunque più onerose.
Per calcolare il risparmio, la soluzione è quella di verificare quanto lievita un debito tipo. Cosa succede quando si evade l’Irpef per 100 euro? Il debito lievita fino a 156,18 euro nel giro di tre anni, praticamente il 56,2% in più rispetto al debito originario.
La prima azione che fa lo Stato nei confronti del contribuente è inviare l’avviso bonario. Lo manda l’Agenzia delle Entrate un anno dopo la presentazione della dichiarazione dei redditi. Con questo avviso ai cento euro si devono aggiungere 10 euro di sanzione e gli interessi (+4%). Se il contribuente non paga entro trenta giorni, la sanzione sale al 10 per cento e il conto complessivo sale quindi a 134 euro.
A questo punto entra in gioco Equitalia. La sanzione viene iscritta a ruolo e scatta anche l’aggio, che pesa per il 3 per cento se il contribuente paga entro sessanta giorni, dopo raddoppia al 6%. Il debito schizza quindi a 143,90 euro. Con il passare del tempo si aggiungono gli interessi di mora e il conto finale arriva a quei 156,18 euro.
La sanatoria mette sul piatto due ipotesi. Una più leggera, con eliminazione dei soli interessi di mora e delle sanzioni (in questo caso il contribuente pagherebbe 125,90 euro per un debito da 100 euro), l’altra più pesante che prevede anche la cancellazione dei diritti di notifica e l’aggio (conto finale 112 euro).
Facendo una proporzione con i 16 milioni di euro riscossi da Equitalia nel 2015 in provincia, si evince che se passerà la manovra più drastica il condono porterà un risparmio, per i bellunesi, di quasi quattro milioni e mezzo di euro. Con la manovra più leggera, invece, il risparmio sarebbe di poco meno di tre milioni. (a.f.)
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