SeAm di Cortina, il bilancio è ancora in alto mare
La voragine creata dal progetto del park di largo Poste ne impedisce la chiusura: l’amministrazione cerca una via d’uscita
CORTINA. Si susseguono le difficoltà per chiudere il bilancio della Servizi Ampezzo. La municipalizzata che gestisce il trasporto pubblico locale, i parcheggi, gli impianti sportivi e culturali e la realizzazione di varie opere pubbliche per conto del Comune, anche quest’anno ha difficoltà a chiudere il conto economico (cosa che andava fatta entro luglio).
In queste settimane il consiglio di amministrazione SeAm, presieduto da Sandro D’Agostini, ha inviato una bozza di bilancio al sindaco Ghedina.
Sui conti pesa la realizzazione del parcheggio interrato di largo Poste. Il bilancio della società è diviso in due parti. Una è relativa a tutte le strutture e i servizi che SeAm svolge, ed è sempre stato chiuso in attivo in quanto il Comune, tramite i contratti di servizio, eroga a SeAm le cifre necessarie anche per colmare i deficit che alcune strutture hanno. Gli impianti sportivi e culturali chiudono, infatti, da sempre in perdita, ma il Comune ripiana. Su un totale di esercizio di 3 milioni 376 euro, nel bilancio 2015, grazie ai versamenti del Comune, l’attivo era di 545.967 euro. L’altra parte del bilancio è relativa al parcheggio di largo Poste.
Nel 2010 l’Amministrazione Franceschi diede incarico a SeAm di realizzare un park interrato in largo Poste. La costruzione non è ancora cominciata, ma sono già stati investiti due milioni e mezzo per l’iter progettuale, i bandi e i lavori di carotaggio, bonifica e riasfaltature effettuati; inoltre, sono stati venduti 50 posti auto, sulla carta progettuale, con un incasso per la municipalizzata di 8, 5 milioni. Della vicenda si è occupata anche la Corte dei Conti, che aveva chiesto al commissario Carlo De Rogatis, che ha retto il Comune fino al giugno scorso, alcuni chiarimenti sui bilanci SeAm.
«Stiamo lavorando per chiudere il bilancio di SeAm», ammette il sindaco Gianpietro Ghedina, «e ci sono dei grossi problemi riferiti al progetto del multi piano. Io sono sempre stato contrario a questo progetto che non doveva né essere pensato né tanto meno essere avviato. Le perplessità relative all’operazione che si voleva effettuare in un sito con falde acquifere nel sottosuolo si sono concretizzate. Dai 3 piani previsti inizialmente si è poi passati a due. Ora noi ci troviamo in mezzo al guado. Da un lato SeAm ha venduto 50 posti e introitato 8 milioni e mezzo, ed ha anche investito 2 milioni e mezzo per l’iter effettuato sino ad oggi. Stralciare l’opera è pertanto rischioso perché il Comune andrebbe incontro a contenziosi e sarebbe difficile, se non impossibile, giustificare i 2 milioni e mezzo spesi per niente. Pertanto stiamo valutando l’ipotesi di creare un solo piano interrato e di mantenere per ora la piazza, come è adesso, con 72 posti auto disponibili. La nostra idea per il futuro è poi quella di realizzare i parcheggi in stazione e così si potrà rendere largo Poste pedonale togliendo gli attuali stalli per le auto. Dobbiamo tenere in estrema considerazione i conti, e percorrere la strada meno dolorosa per il Comune. Fin dal 2010», conclude Ghedina, «avevamo chiesto che non venissero nemmeno aperti i bandi. Non ci hanno ascoltato e oggi il Comune va a ripianare conti della municipalizzata in difficoltà per un parcheggio che non risolverà i problemi della carenza di posti auto che Cortina ha».
Alessandra Segafreddo
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