Sedicenne bellunese denunciata per furto

Fermata dalla polizia a Jesolo insieme ad altri due ragazzi, aveva addosso due cellulari appena rubati

JESOLO. Furto di cellulari al lido di Jesolo, la polizia rintraccia una banda di ladri di smart phone.

La pattuglia della polizia di Stato era in servizio sabato notte nella zona di via John Lennon a Jesolo, nei pressi di un locale, quando è stata fermata dagli addetti alla sicurezza che sono subito usciti per chiamare i poliziotti sul posto.

Questi hanno raccontato che un gruppo di giovani aveva rubato diversi cellulari ai clienti e addirittura aggredito e picchiato un giovane. Non solo rubavano nel locale, ma aggredivano senza esitare chi provasse a resistere.

I poliziotti sonno entrati e in breve tempo hanno rintracciato gli autori, un ragazzo di Vicenza di 17 anni, una ragazza di Belluno di 16 anni e B.A.K. nato in Burkina Faso di 21 anni e B.I.B. della Guinea di 23 anni. Una volta fermati, sono apparsi reticenti e hanno cercato di evitare i controlli.

Ma ormai erano in trappola. Gli agenti del commissariato di Jesolo hanno trovato ben 8 cellulari smart phone, occultati tra gli abiti di uno dei fermati e altri 2 cellulari sull'altra giovane fermata. Uno dei derubati, tramite un'applicazione attivata da un'amica della vittima del furto, ha fatto squillare il telefono rubato, che la giovane aveva nascosto nelle parti intime e a quel punto lo ha consegnato spontaneamente senza poter negare il furto.

I derubati sono stati invitati allora tutti al commissariato del lido in via Pietro Sassaro 1, per sporgere denuncia/querela e chiedere la riconsegna dei telefoni rubati. Tutti cellulari costosi delle marchi più diffuse tra i giovani. Il ragazzo aggredito ha riconosciuto le persone fermate come responsabili dell'aggressione.

È stato informato il pm di turno al Tribunale dei Minorenni di Venezia, mentre è stato deciso il deferimento in stato di libertà per tutti e quattro i giovani, specificando, nel caso dei due minori di età che, essendo in realtà minori emancipati, la procedura non richiedesse l'affidamento a un loro congiunto.

Il vicentino è stato indagato per ricettazione e alterazione documento di identità. La ragazza di Belluno e B.A.K. sono indagati per ricettazione e B.I.B. indagato per rapina. Restituiti infine i cellulari smart phone ai legittimi proprietari attraverso l'attivazione delle procedure di sblocco direttamente al commissariato.

Il furto dei telefoni cellulari è ancora piuttosto diffuso nonostante le procedure e applicazioni più moderne permettano spesso di rintracciarli. Ma la polizia è stata pronta ad accogliere la richiesta di intervento dei responsabili della sicurezza del locale e ha agito velocemente sorprendendo la banda che credeva di agirà indisturbata nella calca del locale.

Giovanni Cagnassi

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