Segnaletica scarsa, i mezzi pesanti nel centro di Arsiè
Non bastavano il traffico pesante, le strade strette, i tornanti. Ora ci si mette anche il navigatore a fare brutti scherzi ai residenti di Arsiè, che per almeno altri cinque mesi saranno costretti a fare i conti con il traffico di mezzi diretto in Valsugana, visto che la galleria di San Vito è stata chiusa da lunedì per terminare quanto iniziato lo scorso anno, ovvero i lavori di messa in sicurezza della volta e di installazione dell'impianto antincendio e di miglioramento del deflusso dei gas di scarico. Per colpa dei pochi segnali stradali che spiegano da che parte è deviata la marcia, nei giorni scorsi alcuni camion hanno finito per passare proprio in centro, visto che il loro navigatore li dirottava in quella direzione piuttosto che lungo la via che costeggia il cimitero e poi su, verso Fastro.
Il sindaco Luca Strappazzon, incalzato dai suoi cittadini, ha già inviato una lettera di rimostranza a Veneto Strade dove spiega in tre punti le problematiche evidenziate in appena tre giorni dalla riapertura del cantiere. «I lavori sono eccessivamente lunghi e la chiusura della galleria nei giorni feriali di lavoro rischia di creare grossi disagi», spiega, «chiediamo pertanto di valutare la possibilità di effettuare le lavorazioni in più turni nell'arco della stessa giornata, in modo da ridurre la durata degli stessi».
Questo implicherà più manovalanza, e quindi investimenti in manodopera più consistenti. «La mancanza di segnaletica in via I Maggio, direzione Fastro, ha causato l'arrivo di alcuni mezzi nelle strade del centro di Arsiè, con evidenti disagi nel caso di transito di autotreni o autoarticolati».
Infine «si suggerisce la collocazione di ulteriore segnaletica che segnali i lavori in galleria anche in direzione di Bassano del Grappa, in modo che tutti gli automobilisti siano allertati del disagio in corso». Si tratta per fortuna di lavori in corso che arrivano in una fase preventiva di eventuali problemi, come invece è avvenuto nella galleria che conduce in Comelico, dove la settimana scorsa il crollo di una piccola parte di volta ha imposto la chiusura del transito e ora il passaggio a senso unico alternato, per consentire i controlli e gli eventuali interventi del caso.
Nei prossimi giorni si attende la risposta per capire se le trattative si possano riaprire oppure se camionisti e affini debbano stringere i denti e sopportare le Scale di Primolano ancora per qualche mese. Ma almeno non c'è la neve.
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