Segnali invisibili Il capo dei vigili scrive all’assessore
BELLUNO. Verde pubblico, verde privato. Suggestivi e romantici i viali alberati della città, ma possono diventare anche pericolosi, quando le foglie degli alberi o delle siepi coprono i segnali stradali. Non per niente, il comandante della polizia locale Gustavo Dalla Ca’ ha spedito una lettera all’assessore ai Lavori pubblici, Luca Salti, nella quale segnala i casi più urgenti. Metti che succede un incidente o c’è un investimento, qualcuno potrebbe sempre dire di non aver visto il cartello.
Chi me lo dice che c’era un passaggio pedonale? Siete sicuri che il limite di velocità sia quello che mi dite? Eppure in viale Tilman l’avvertimento per due passaggi pedonali consecutivi non si vede più. E all’inizio di via Segato, di fronte al palazzo di giustizia il pericolo che riguarda il passaggio di scolari della vecchia Gabelli è quasi altrettanto invisibile.
Carta e penna o la più tecnologica posta elettronica, anche per non passare dei guai: «Bisogna stare attenti a non accreditarsi responsabilità, che in condizioni normali il Comune non avrebbe, a patto di garantire tutte le condizioni di sicurezza», spiega Dalla Ca’, «rami e siepi vanno curati e potati non solo per via della necessaria manutenzione, ma anche per evitare che limitino la visibilità o nascondano la segnaletica verticale. Non possiamo permetterci di correre dei rischi di questo genere».
Le zone più critiche sono, appunto viale Tilman, nel quartiere di Cavarzano, i dintorni del palasport De Mas, via Segato e via dicendo: «Riceviamo anche delle segnalazioni, nelle quali i cittadini ci fanno presenti delle situazioni da risolvere, in maniera più o meno urgente. Stiamo intervenendo, compatibilmente con le condizioni meteo, che già da tempo intralciano i lavori».
Collegata c’è la questione del verde privato. Chi ha della vegetazione che fa ombra alle strade pubbliche è invitato a preoccuparsi. Possono scattare delle multe da 50 euro e, di solito, possiamo fermarci a questo, senza dover fare dei passi successivi», riprende Dalla Ca’, «fondamentale che chi ha un giardino o delle piante sporgenti eviti delle interferenze con la segnaletica, perché queste potrebbero costargli molto di più. Da qui l’invito a disboscare, dove è il caso e non soltanto per il verbale con l’ammenda che si rischia, ma soprattutto per una questione più complessiva di sicurezza stradale».
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