Sei giorni di ricerche ma non c’è traccia di Giovanni Lavina
MEL. Ancora senza esito, dopo sei giorni di pattugliamenti, le ricerche di Giovanni Lavina, il 55enne di Tambre di cui non si hanno più notizie da venerdì scorso, quando si era allontanato dalla sua abitazione. Anche ieri una quarantina di persone tra vigili del fuoco, personale del Soccorso alpino e del Corpo Forestale (presenti anche unità cinofile) si sono ritrovate sin dalla prima mattinata a Cordellon, luogo del rinvenimento dell’auto dell’uomo, per suddividersi in squadre e distribuirsi nelle zone designate attorno al luogo del parcheggio ed effettuare battute sistematiche ancora più approfondite.
Pattugliati i territori comunali di Mel e Lentiai, mentre lungo entrambi i versanti del torrente Rimonta gli uomini del Soccorso alpino si sono calati e hanno risalito gli svariati canali. Sono state percorse porzioni di sentieri non ancora visionate. Controllate a piedi alcune anche casere ai Pian e in Val d’Arc, con l’elicottero del Reparto Volo di Venezia dei vigili del fuoco che ha invece sorvolato l’area attorno ad altri edifici rurali in quota, alle Fratte e Castelletto, altrimenti difficilmente raggiungibili per la presenza di neve. Purtroppo senza apprendere alcuna nuova informazione riguardo allo scomparso.
Le ricerche riprenderanno questa mattina (impiegati anche gli elicotteri) assieme a una squadra di volontari della Protezione civile autorizzata dalla prefettura di Belluno, dove sempre in mattinata si terrà un vertice per stabilire se proseguire o interrompere le ricerche. (ma.ce.)
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