Sei incinta? Ecco il book fotografico

Impazza nel Bellunese la moda di immortalare la futura mamma col pancione
BELLUNO. In piedi o sedute, da sole o con il marito/compagno, in uno studio o in una location più naturale come un bosco o in riva al mare, ma sempre rigorosamente di profilo. Impazza anche in provincia di Belluno la moda dei book fotografici delle future mamme che mettono in evidenza il loro pancione, simbolo di una vita che cresce e di un’esperienza che solo una madre può spiegare e comprendere fino in fondo. La gravidanza diventa, quindi, un momento importante, unico, da trasmettere a imperitura memoria così come avviene già per i matrimoni, con scatti che sanno cogliere lo stato d’animo dei felici protagonisti.


Un tempo le foto venivano fatte in casa: magari il marito la faceva alla moglie e la teneva per uso privato, oggi invece la mentalità è cambiata, addirittura sono le amiche a regalare alla futura mamma questa raccolta di immagini rigorosamente spontanee, nessuna posa, nessun artifizio.


Ma c’è anche un’altra moda fotografica che sta prendendo piede ed è quella del post partum, o in gergo del “newborn” che vede protagonisti la mamma e il bambino appena nato o meglio di qualche mese.


Che questa tendenza si stia diffondendo in provincia lo certificano gli stessi professionisti. «Già da diversi anni, soprattutto le coppie più giovani richiedono questo tipo di servizio», spiega Roberta De Min fotografa bellunese. «Si tratta del desiderio di immortalare un momento felice, particolare, da tenere come ricordo negli anni. Solitamente», precisa De Min, «il servizio dura un paio d’ore e viene fatto, a seconda delle richieste del cliente, o nello studio fotografico o in esterna. Si va dai boschi al mare a qualche zona particolare, magari cara alla coppia. La futura mamma insieme con il marito o compagno o anche da sola si muove liberamente nello spazio e spetta a noi fotografi cogliere l’attimo, l’espressione più significativa. Si lavora con le luci, le ombre. Si tratta di servizi che facciamo molto frequentemente nel corso dell’anno».


Ma non basta. «Ho anche richieste di foto ai bambini piccoli», continua De Min, «soprattutto dai sei mesi in su, quando i piccoli sono più reattivi, collaborativi e fanno diverse espressioni che un obiettivo coglie e amplifica».


«Sicuramente anche nella nostra provincia sta crescendo questo desiderio di fare foto professionali, non le solite amatoriali, durante la gravidanza», spiega anche Elisa D’Incà fotografa bellunese freelance, «meno diffuso invece, qui da noi, il newborn. Solitamente mi vengono richiesti servizi di famiglie con bambini dai 5-6 mesi in su, oltre alle mamme incinte. La location può essere un interno, ma soprattutto un contesto naturale come un bosco (e i mesi autunnali sono tra i più gettonati per i colori delle foglie degli alberi), un lago, una zona panoramica o qualche antico borgo o ville storiche».


Servizi fotografici che possono essere richiesti direttamente dalla coppia, oppure possono essere donati da amici o parenti. «Si tratta di un’idea regalo interessante perché le foto restano per sempre, si possono guardare quando si vuole, si può fare una tela, un libro e altro ancora», dicono le due professioniste che evidenziano come le più interessate a questi servizi siano le coppie giovani sotto i 40 anni, «che hanno magari una cultura fotografica maggiore rispetto a tanti anni fa».


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