Sei migranti ai lavori socialmente utili

Saranno impiegati a titolo gratuito in piccole manutenzioni, il Comune fornirà l’assicurazione e gli attrezzi

FELTRE. Diventeranno un po' meno estranei e un po' più feltrini, i sei migranti che saranno impegnati in attività di utilità sociale. Il Comune ha approvato la convenzione con la cooperativa Dumia per il coinvolgimento dei profughi come volontari a favore della collettività ospitante. La valenza dell'iniziativa è duplice: da un lato i richiedenti asilo impegnano le loro giornate e iniziano a integrarsi nella realtà che li ospita, dall'altro il Comune, sempre in difficoltà con il personale, ha forze fresche che eseguono alcuni piccoli lavori, ma significativi. In città i profughi vengono impiegati a titolo gratuito. Il Comune fornisce loro l'assicurazione contro gli infortuni, il materiale e le attrezzature utili per i compiti da svolgere.

«Sono sei i migranti che saranno impiegati per un periodo di sei mesi come volontari nel verde, nei cimiteri e in attività di pulizia per il decoro cittadino, totalmente senza retribuzione. I ragazzi lo hanno voluto fare per ringraziare la comunità nella quale vivono», spiega l'assessore al sociale Giovanni Pelosio, che ieri tra l'altro era a Roma insieme al sindaco in occasione del convegno “Il governo dell'immigrazione nei piccoli Comuni” organizzato dallo Iuav di Venezia e tenutosi all'università degli studi Roma tre, che ha trattato anche il caso di Feltre.

È intervenuto lo stesso Paolo Perenzin come sindaco di una delle tre città prese a oggetto dello studio. Tornando al coinvolgimento dei migranti in attività e servizi a favore della collettività, nelle motivazioni della delibera di giunta si legge come «appare di pregnante importanza, anche in un'ottica di massima integrazione, costruire percorsi di conoscenza del contesto sociale in cui i migranti vengono accolti anche attraverso attività e servizi resi in qualità di volontari a favore della collettività ospitante. L'amministrazione», viene sottolineato poi, «ha espresso l'intenzione di individuare servizi ed attività utili alla collettività realizzabili attraverso attività di mero volontariato e la cooperativa Dumia si è resa disponibile a coordinare l’attività dei migranti presenti presso la struttura che gestisce».

I sei profughi saranno affiancati da rappresentanti del Comune. «È un'esperienza pilota», prosegue l'assessore Giovanni Pelosio, che ci tiene a ringraziare la Dumia. «Prima di Natale spero che sia tutto a posto dal punto di vista burocratico per poi far partire l'iniziativa. È un'esperienza lavorativa, anche di apprendimento dei vocaboli del lavoro che non sono magari quelli che imparano nei corsi di lingua».

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