Seicento in sella per la Pedala Feltre
FELTRE. La Pedala Feltre fa 600, confermandosi un appuntamento imperdibile per tantissimi feltrini, da 1 a 90 anni, visto che la partecipante più giovane, la piccolissima Linda, è del 2015 e il più anziano, Guido Sandi, del 1926.
Si è confermata un successo la cicloturistica targata Csi e giunta alla 32ª edizione, che ne fa una delle manifestazioni più antiche della città. Lo ha sottolineato il sindaco Paolo Perenzin, anche lui in sella e con la figlia sul seggiolino, a conferma che lo spirito rimane sempre lo stesso, cioè coinvolgere papà, mamme, nonni, nonne, zii e zie con figli e nipoti per passare una giornata in compagnia, abbinando lo sport alla riscoperta degli angoli del territorio.
In un’epoca dove la spinta verso il risultato è sempre più forte, la Pedala Feltre si mantiene per le famiglie, lasciando perdere l’agonismo. Niente classifica per la cicloturistica che chiama a raccolta per il solo piacere di pedalare in compagnia. Presenti tutte età. Favorita dalla bella giornata di sole, in una mattinata nemmeno troppo calda, ideale per fare un giro in bici tutti insieme, la Pedala Feltre ha riempito al via il viale alberato sotto il Palaghiaccio con una marea colorata, che ha sfilato verso via Tezze in direzione Pedavena, il secondo dei quattro comuni interessati dal percorso insieme a Fonzaso e Seren, oltre a Feltre.
Un paio d’ore la durata del giro in bicicletta, dalle 10 alle 12 con il ristoro ad Arten in mezzo e il pasta party all’arrivo in Pra’ del Moro. Due i percorsi, il lungo da 24 chilometri e quello un po’ più corto da 21. Ogni anno gli organizzatori individuano qualche angolo nuovo da inserire nel percorso e far riscoprire ai partecipanti, lo sottolinea il presidente del Csi Alberto Brambilla: «Abbiamo cercato di trovare alcune zone caratteristiche che ben pochi feltrini fanno, come la cosiddetta stradetta dei capitelli nella parte di Fonzaso e soprattutto un tratto di strada mai toccata prima dalla Pedala Feltre a Seren. È la caratteristica della manifestazione e siamo contenti di riuscire a mantenere questo spirito. L’importante è partecipare, nel vero senso della parola, e passare una bella giornata».
I numeri sono in linea con l’anno scorso: «Siamo sulle 600 persone, soprattutto tante famiglie. Mi ha fatto molto piacere la presenza del sindaco», aggiunge Brambilla, che ringrazia «tutti coloro che ci aiutano». E si pensa già al prossimo anno: «Vogliamo migliorare ancora il percorso breve. Credo che faremo un giro ancora più breve intorno alla città per consentire ai bambini di non stancarsi troppo». In più, la cicloturistica pedala anche per la solidarietà, perché sostiene due associazioni, l’Admo e l’Aido.
Raffaele Scottini
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