Semaforo a Farra, l’impianto si può fare

Richiesto da un gruppo di residenti per tutelare i pedoni, più difficile realizzare una rotatoria all’insidiosa curva di Anzù
Di Raffaele Scottini

FELTRE. Punti neri della viabilità al centro dell'attenzione nei primi due incontri frazionali dell'amministrazione Perenzin, che è partita martedì da Anzù (con i problemi di sicurezza della sua curva, teatro di numerosi incidenti) e Canal (con il nodo dell'ingresso all'abitato subito dopo la “ciusa”) e oggi fa tappa a Farra, dove i residenti invocano il semaforo a chiamata per i pedoni all'incrocio davanti al monumento. Se l'installazione è fattibile, cioè se ci sono i requisiti tecnici (per esempio l'allacciamento alla corrente a portata di mano) e la polizia dà il via libera dal punto di vista della circolazione, «ci impegniamo a posizionarlo», dice l'assessore ai lavori pubblici Adis Zatta.

Ad Anzù, un nutrito gruppo di compaesani compreso il rettore della basilica di San Vittore si è mobilitato dopo una serie ravvicinata di incidenti che ha riportato l'attenzione sulla pericolosità della curva davanti alla Locanda del Re, chiedendo una rotatoria per risolvere il problema. Al tempo della realizzazione della strada, però, la Soprintendenza l'aveva bocciata e aveva imposto di non tagliare le Campose, ma di rimanere ai margini del sito di interesse naturalistico. In più c'è il tubo di sfiato del metanodotto e spostarlo costa troppo (500-600 mila euro). Intervenire non è semplice. Un'ipotesi sarebbe riproporre all'ente di tutela la richiesta della rotonda alla luce delle criticità emerse con il nuovo tracciato viario e legata a qualche progetto di valorizzazione turistica della zona del santuario che nel frattempo sta venendo avanti. Rileggere la situazione con la prospettiva magari dell'incremento di flussi di traffico può essere lo spunto per rifare un sondaggio sulla disponibilità della Soprintendenza.

Altro snodo delicato è quello dell'ingresso a Canal. C'è già stata una riunione tra l'amministrazione e Veneto Strade, dalla quale è emersa la soluzione di ricavare una corsia di incanalamento in modo da eliminare il rischio per le macchine che scendono da Anzù di vedere solo all'ultimo momento quelle che si fermano dopo la curva della chiusa in attesa di attraversare. «Sembra essere la soluzione che anche gli abitanti di Canal prediligono e cerchiamo di metterla in pratica, ma chi arriva da Treviso dovrà deviare un po' sulla destra e bisogna mettersi d'accordo con il privato per poter guadagnare lo spazio necessario», spiega l'assessore Zatta, che per la stessa frazione annuncia «l'installazione di un guard rail lungo la strada principale di accesso, dove a un certo punto c'è uno scivolamento verso valle». Si aggiunge poi un progetto per un paramassi.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi